Nell’ampio parco dei certificati già emessi in passato da Unicredit ne spunta uno scritto su 3 sottostanti interessantissimi e che non hanno bisogno di presentazioni.

Se si ha l’esigenza di investire su un paniere di azioni appartenenti al settore dei dispositivi a semiconduttore ottenendo al contempo un flusso reddituale mensile incondizionato, è possibile quindi prendere a riferimento un certificato Unicredit Fixed Cash Collect scritto sul portafoglio che andremo a presentare

Il tutto mediante “investimento indiretto” di danaro relativamente limitato – taglio nominale unitario da 100 Euro -.

In questo caso l’intento non è quello di mostrare le caratteristiche di funzionamento del certificato ma come sia possibile investire indirettamente su 3 titoli che sono visibilmente saliti di prezzo dal momento dall’emissione del certificato ad oggi. Grazie all’attuale prezzo lettera, aumenta sia il buffer di protezione nonché il “guadagno” sulla componente lineare in caso di perdita alla rottura della barriera.

Verranno fornite quindi due analisi di scenario:

  1. nella prima viene messo in evidenza lo sconto sulla componente lineare in caso di rottura della barriera, indotto contemporaneamente dal prezzo attuale di acquisto del certificato e dal valore % del Worst Of (uniti forse alla relativamente alta volatilità implicita dei 3 titoli, per convenzione definita maggiore di 30 punti)
  2. nella seconda analisi viene messo in evidenza anche l’ulteriore guadagno indotto dalle cedole garantite che il certificato elargisce

Introduzione quantitativa al portafoglio sottostante

Il portafoglio azionario non ha bisogno di presentazioni essendo rappresentato da Advanced Micro Devices (AMD), Nvidia (NVDA) e STMicroelectronics (STM). Tuttavia è sempre bene fare delle considerazioni

    1. Il “tris” azionario è quotato da un periodo di tempo sufficientemente ampio da effettuare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio è possibile analizzare il comportamento di base, e quindi la natura stocastica (mean reverting o trend following), che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo anche osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
    2. Ora si trovano in fase di correzione ed ad punto cruciale dato lo stato di avanzamento dell’economia. Data inoltre la crisi di chip in corso, e la relativa corsa all’approvvigionamento delle materie prime necessarie alla loro produzione, investire in questo settore può essere potenzialmente un buon affare. Se poi non si vuole avere un esposizione diretta a più azioni di questo settore è possibile utilizzare proprio i certificati di investimento.
    3. Le aziende presentano fondamentali relativamente solidi e sono positivamente correlate appartenendo allo stesso macro-settore e settore specifico, anche se hanno storie e vantaggi competitivi differenti (basta sovrapporre i grafici dal 2015 ad oggi). Diminuisce in altre parole il rischio di correlazione, ossia che il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro andando ad inficiare la restituzione integrale del valore nominale anche a causa di uno solo dei sottostanti.
    4. La volatilità implicita del portafoglio, per convenzione analizzata su un forward period di 30 giorni, è mediamente elevata ed in salita (in media 50 punti) data anche la fase di correzione in atto.
    5. Quanto al rischio sistematico, il β (calcolato su una rolling window di 5 anni) è interessante notare questo. Una dinamica interessantissima per AMD e NVDA che dal 2012 ad oggi hanno mostrato sempre una caratteristica notevolmente aggressiva nei confronti del benchmark mentre STM è risultato erratico (mostrando una dinamica difensiva dalla meta del 2016 alla fine del 2018). Attualmente Il beta di portafoglio denota una dinamica notevolmente aggressiva nei confronti del mercato di riferimento, quindi è meglio utilizzare i titoli direttamente in portafoglio solo in fase di salita dei mercati.
    6. Quanto al P/E ratio (metrica incompleta) del settore dell’industria generale dei dispositivi a semiconduttore è pari a circa 20x. Il P/E ratio di AMD, Nvidia e STM è pari rispettivamente a 35x, 50x e 17,5x. Facendo una media di portafoglio delle 4 aziende è pari a circa 31x, potendolo classificare ancora come nel complesso ancora leggermente sopravvalutate rispetto al settore generale dei dispositivi a semiconduttore ma comunque in linea al settore tecnologico USA.
    7. Sarebbe poi interessante, in un approccio top-down analizzare maglio il tutto e con metriche più complete (vedi EV/EBITDA o altre come alcuni rapporti con in Net Cash Flows): p. es. America, Nasdaq, FAANG+, Nyse Tech, e peer group analysis.

    Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Unicredit Certificati di Investimento Fixed Cash Collect: punti salienti, come investire su settore semiconduttori

  • Barriera europea sul capitale al 60% dei valori iniziali
  • Cedole mensili incondizionate dello 0,75% (9,00% annuo incondizionato sul taglio nominale unitario di 100 Euro)
  • Ultima cedola mensile condizionata dello 0,75% (con trigger uguale alla barriera europea)
  • Opzione Quanto a cui si rimanda sotto
  • Prezzo lettera rilevato a circa 100,88 Euro – intorno alle 11:50 del 14.04.2022 –

Unicredit Certificati Fixed Cash Collect: funzionamento, come investire su settore semiconduttori

Il fixed cash collect targato Unicredit paga cedole mensili incondizionate di 0,75 Euro ogni mese e fino al penultimo (14 cedole rimanenti a partire da quella pagabile il 28.04.2022). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore del sottostante.

A scadenza si prefigurano 2 scenari:

  1. l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola condizionata di 0,75 Euro se il sottostante, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea posta al 60% del valore iniziale (nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 15 le cedole, quindi si considerano 111,25 Euro);
  2. in caso contrario il Certificate non paga l’ultimo premio condizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante, pagando un importo pari al valore nominale moltiplicato per la suddetta performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale).

Nella seconda analisi di scenario e nel caso di perdita verranno inserite anche le 14 cedole garantite incassate, che permettono di evidenziare l’ulteriore buffer di protezione in caso di rottura della barriera

Da notare la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale. Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto paga importi in Euro – cedole e capitale condizionatamente protetto -, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Unicredit Certificati Fixed Cash Collect: il portafogliop sottostante con commento sulla componente lineare

La situazione attuale sul sottostante del certificato di investimento fixed cash collect è la seguente:

  • STM: livello iniziale (29,19 Eur), Barriera/trigger cedola (17,514 Eur), ultimo prezzo registrato a mercato aperto (intorno alle 11:50 del 14.04.2022 a 34,60 Eur, pari al 118,93% del livello iniziale)
  • AMD: livello iniziale (74,59 USD), Barriera/trigger cedola (44,754 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 13.04.2022 a 97,74 USD, pari al 131,04% del livello iniziale)
  • NVDA: livello iniziale (142,43 USD), Barriera/trigger cedola (85,458 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 13.04.2022 a 222,03 USD, pari al 155,89% del livello iniziale)

NB: il WO è rappresentato da STM e si trova sopra il suo valore iniziale. Inoltre, il fatto che STM si trovi al 118,% del valore iniziale e che il prezzo del certificato non quoti 118 Euro (vedi il prezzo lettera a circa 100,90 Euro) implica uno sconto del certificato proprio dato contemporaneamente dalla volatilità implicita presente sul portafoglio e sul bias dato dal prezzo lettera rispetto il valore attuale % del Worst Of. Per maggiori informazioni si legga anche: I certificates: quotazione a sconto o a premio sulla lineare. Una delle determinanti è la volatilità!

A seguire la doppia analisi di scenario.

Analisi dinamico-oggettiva con commento all’investimento indiretto

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO ed un prezzo lettera (= di acquisto per l’investitore) di circa 100,88 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, Data da Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite; verde per aumenti/guadagni), a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

se STM non è scesa oltre il -49,38% dall’attuale quotazione il certificato paga il totale 111,25 Euro, corrispondente ad un massimo rendimento potenziale lordo a 1 anno e 3 mesi di circa il 10,28% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Nella prima tabella si può vedere come, dal -50% al -70% del sottostante ci sia uno sconto sulla componente lineare che va da circa l’8,75% al 5,25%. Il certificato perde quindi meno, in %, rispetto alla perdita % di terreno del sottostante.

Nella seconda tabella invece, è possibile vedere come la perdita sulla componente lineare si riduca ulteriormente inserendo anche le 14 cedole garantite riguardanti il secondo scenario: infatti a fronte di un -50% il certificato perde solamente il -30,84%, mentre su un -70% del sottostante si ottiene un -54,34%.

Commento: senza avere la pretesa di stimare quale sia il futuro valore di mercato del tris azionario, l’investitore meno esperto può quindi acquistare questo certificato che consente comunque di ottenere sia un buon buffer di protezione sia un discreto rendimento potenziale a scadenza indotti dal bias individuato.

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