Questo venerdì, il governo ha raccolto 5 miliardi di euro tramite l’emissione di Buoni ordinari del Tesoro o BoT a 6 mesi (ISIN: IT0005531295). I titoli arrivano a scadenza il 31 luglio di quest’anno. La domanda è stata pari a 7,52 miliardi. Il prezzo esitato all’asta è stato di 98,601 centesimi e pari a un rendimento annualizzato del 2,822%. Rispetto alla precedente asta di novembre, quest’ultimo risulta salito di mezzo punto percentuale. A questi prezzi, i BoT a 6 mesi stanno offrendo rendimenti più alti dei migliori conti deposito con vincolo di pari durata.
E’ evidente che ciò non stia accadendo. C’è sempre un minimo di timore quando s’investe, fosse anche in titoli di stato. I BoT a 6 mesi non rappresentano un vero e proprio investimento, data la loro brevissima durata. Sono più che altro un modo di impiegare la liquidità per un lasso di tempo contenuto. Anziché non prendere alcun interesse su un conto in banca, meglio sarebbe prestare per metà anno il proprio denaro allo stato a tassi di tutto riguardo. Con l’inflazione attesa nell’ordine del 4,5% quest’anno, non riusciremmo ugualmente a proteggere il potere di acquisto. Perlomeno, però, la liquidità non resterebbe infruttifera.
BoT a 6 mesi, boom rendimento da fine 2021
I BoT a 6 mesi sono, comunque, lo specchio delle condizioni monetarie del momento. All’asta del novembre 2021, il rendimento esitato fu del -0,56%. In appena quattordici mesi, quindi, è salito del 3,60%. Non è un caso che fino a pochi mesi fa non ci fosse alcun interesse pubblico verso queste operazioni del Tesoro. Investirvi avrebbe comportato una perdita certa alla scadenza. E’ probabile che i rendimenti restino relativamente elevati per l’intero 2023 e che inizino a scendere visibilmente solo nel corso del 2024, quando il mercato sconterà un probabile taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea.
Come sempre ribadiamo, i BoT a 6 mesi non staccano alcuna cedola. Semplicemente, il guadagno per l’obbligazionista è dato dal minore prezzo pagato per acquistare i titoli rispetto al capitale rimborsato alla scadenza. Nel caso specifico, spenderemmo 986,01 euro per ogni 1.000 euro di investimento nominale. La differenza di 13,99 euro rappresenta il rendimento lordo, che scende a 12,24 euro al netto dell’imposta del 12,50%.