A partire dal 2026 il bollo auto si pagherà in un’unica data? Come canta Luciano Ligabue con il brano Mai dire mai: “E tutte quelle volte nessuno ce le ha tolte, non c’è nessuna data di scadenza. Vorrei dirti di meglio, vorrei dirti di più, tutto quello che manca devi mettercelo tu”.
Un passaggio che racchiude il senso profondo di momenti vissuti, di libertà senza limiti, di tempo che non si misura con scadenze. Un vero e proprio inno alla vita senza orologi e senza vincoli.
Ma nella quotidianità, soprattutto quando si parla di tasse e burocrazia, le regole sono ben diverse.
E proprio a partire dal 2026, interesserà sapere, arriva una svolta che mette fine alla frammentazione dei pagamenti. Per il bollo auto, infatti, si dirà addio alle scadenze variabili. Questo perché ce ne sarà una sola da ricordare ogni anno. Ecco cosa aspettarsi.
Bollo auto 2026, addio scadenze: ecco la data (unica) da segnare sul calendario
Il bollo auto deve essere pagato ogni anno da tutti coloro che possiedono un veicolo, a prescindere dal fatto che circoli per strada oppure resti fermo in garage. Tra le tasse più odiate dagli italiani, interesserà sapere che a partire dal 2026 sarà oggetto di importanti modifiche. Come si evince dall’articolo 15 dell’atto del Governo numero 276 del 24 giugno 2025, inerenti le “Disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale”:
“Si prevede che la tassa, riferita a dodici mesi a decorrere dal mese di immatricolazione del veicolo, debba essere pagata, la prima volta, nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. Per le successive scadenze, la disposizione fissa il termine di pagamento all’ultimo giorno del mese in cui il veicolo risulta essere stato immatricolato. Sono quindi dettate specifiche disposizione rispetto alla cessazione di situazione di esenzione o sospensione d’imposta e sulla possibilità di corrispondere la tassa quadrimestralmente per talune tipologie di veicoli, da individuare con legge regionale. La nuova disciplina si applica a decorrere dal 1° gennaio 2026. […] Si stabilisce che ai veicoli già immatricolati al 31 dicembre 2025 si applicano le scadenze vigenti a quella data, salvo che la legge regionale disponga diversamente”.
Tassa automobilistica, cosa cambia a partire dal prossimo anno
Coloro che immatricoleranno un veicolo a partire dal 1° gennaio 2026, quindi, dovranno pagare la tassa di possesso in un’unica soluzione annuale, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione.
Ne consegue che la scadenza sarà fissata al 28 febbraio 2026 per le auto immatricolate a gennaio, al 31 marzo 2026 per quelle immatricolate nel mese di febbraio e così via.
I soggetti che possiedono un veicolo immatricolato al 31 dicembre 2025, invece, continueranno a seguire le regole attuali.
Questo eccetto il caso in cui la propria Regione non stabilisca diversamente. Le Regioni, infatti, possono decidere con legge regionale di applicare la nuova disciplina anche a questi veicoli. Se tutto questo non bastasse, a partire dal prossimo anno sarà obbligatorio versare la tassa di possesso anche per i veicoli soggetti a fermo amministrativo.
Attualmente questi mezzi hanno diritto all’esonero, ma la riforma cancella questo tipo di distinzione.
La decisione ha già sollevato perplessità, poiché costringerà anche chi non può circolare con il proprio veicolo, per ragioni fiscali o giudiziarie, a sostenere comunque il costo dell’imposta. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi agli uffici territoriali di competenza per ottenere maggiori informazioni in merito ed evitare così di incorrere in spiacevoli inconvenienti.