Bollette luce e gas: differenza tra tariffa residente/non residente e come risparmiare

Ecco la differenza tra bolletta luce e gas per residenti e non residenti e come risparmiare.
5 anni fa
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Le bollette della luce e del gas hanno dei costi diversi a seconda che si applichi la tariffa per residenti e quella per non residenti. Tale regola varrà per tutti i fornitori e la differenza tra i costi potrebbe anche essere abbastanza sostanziosa.

I prezzi delle tariffe delle bollette di luce e gas

I gestori di luce e gas dovranno attenersi a tre categorie diverse di prezzi quando emanano le bollette. Ci sarà la tariffa D2 ovvero quella applicata a chi risiede all’interno della casa con contratto di utenza e con potenza massima di 3 chilowattora.

Essa sarà divisa in scaglioni sulla base dei consumi.

Ci sarà poi la tariffa D3 che è quella con una potenza superiore ai 3 chilowattora. Sarà rivolta sia ai residenti nell’immobile che a quelli che non vi risiedono. Questi ultimi, però, avranno un trattamento di prezzo meno favorevole e non avranno la possibilità di sfruttare la divisione in scaglioni.

Infine l’ultima tariffa sarà la D, disponibile solo per alcuni fornitori. Sarà limitata a chi avrà installato nella propria casa un sistema di riscaldamento ad alta efficienza energetica alimentato mediante pompe di calore. Ogni gestore, poi, avrà la possibilità di determinare come meglio crede il prezzo di esse.

Residenti e non residenti

Per quanto concerne il calcolo delle tariffe, la voce che cambierà maggiormente per i residenti e i non residenti sarà quella inerente agli oneri generali di sistema della fornitura. I primi verranno infatti calcolati in base ai consumi veri mentre i secondi saranno calcolati da una parte in base al consumo di energia e dall’altra in base ad una quota fissa che verrà stabilita a livello nazionale.

Chi vorrà sapere che tipo di tariffa avrà sul proprio contratto di fornitura dovrà sapere che esiste una distinzione tra la residenza ed il domicilio in quanto l’Authority applicherà diverse aliquote fiscali a seconda che il cliente abbia la residenza o meno nell’immobile in cui allaccerà l’utenza.

Che fare quindi per risparmiare sulle bollette si seconda o terza casa? Ebbene, in primis sarà possibile ridurre la potenza del contatore nonché modificare la fascia di consumo. In base alle proprie esigenze quotidiane, infatti, si potrà scegliere se optare per quella mono-raria o per la bio-raria. E poi si dovranno acquistare impianti ad alta efficienza energetica.

Leggete anche: Aumenti luce e gas settembre: ecco come risparmiare.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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