Dove c’è lusso non può esserci spazio per la miseria. Vietato il contrappasso! A Portofino, il gioiello della Liguria che attrae milionari, yacht e curiosi da tutto il mondo, scatta un divieto che fa discutere: vietato mendicare in piazza e nei luoghi simbolo del borgo. L’ordinanza firmata dal sindaco Matteo Viacava resterà in vigore fino al 30 settembre e segna un ulteriore passo nella strategia per mantenere ordine e decoro in un luogo che d’estate passa da 400 residenti a oltre 100 mila presenze giornaliere.
A Portofino è vietato chiedere l’elemosina (anche con discrezione)
La vera ricchezza è qualcosa di interiore, si trova nell’anima.
Ah, baggianate! Diciamoci la verità, nessuno ormai più crede in queste cose, tranne forse pochi eletti. E già, perché in effetti la ricchezza economica è effettivamente soltanto una forma valoriale, non quella assoluta. Non possiamo però fare gli ipocriti e non riconoscere che il 99,99% delle persone si rispecchia perfettamente in questo valore. Se non hai un lavoro e non guadagni almeno un tot di migliaia di euro al mese, non sei praticamente nessuno. Il tuo status quo è dato dal livello economico raggiunto, con annessi poi tanti ulteriori dettagli che aumentano il tuo prestigio di essere umano, come ad esempio dove vai in vacanza, ed eccoci a Portofino.
La decisione del comune è di bandire i clochard. Non importa se l’approccio è educato o insistente: da oggi l’accattonaggio è fuori legge nelle aree più frequentate, come la celebre piazzetta, le chiese e il molo Umberto I. Il divieto non fa distinzioni tra forme “moleste” o meno: anche chi chiede qualche spicciolo in silenzio rischia una sanzione salata, con multe che vanno da 25 a 500 euro.
L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione è quello di tutelare l’immagine di Portofino come località esclusiva e meta turistica di fascia alta. “Il borgo deve restare ordinato e accogliente per tutti”, ribadiscono dal Comune, puntando a garantire un’esperienza all’altezza delle aspettative dei visitatori.
Portofino, divieti estesi anche a bivacchi e comportamenti poco “chic”
L’ordinanza non si limita a vietare il mendicare. Sono vietati anche i bivacchi in strada, consumare cibo o bevande seduti su panchine e muretti e persino camminare a torso nudo o scalzi. L’intento è quello di prevenire scene poco decorose in un contesto che punta a offrire un’immagine raffinata e curata. Gli episodi che in passato hanno visto turisti improvvisare picnic in aree non autorizzate o sdraiarsi per terra hanno spinto il Comune a intervenire. Adesso Portofino vuole regole più rigide per evitare che il turismo di massa comprometta il fascino di un borgo simbolo del Made in Italy.
Portofino resta una meta ambitissima per i viaggiatori di tutto il mondo. Ma con queste nuove disposizioni l’amministrazione comunale intende trovare un equilibrio tra accoglienza e rispetto delle regole. I trasgressori dovranno mettere mano al portafoglio, perché le sanzioni non faranno sconti nemmeno a chi chiede “solo pochi centesimi”.
L’ordinanza ha già diviso l’opinione pubblica. C’è chi applaude la decisione come misura necessaria per tutelare un borgo unico al mondo e chi, invece, la considera troppo restrittiva nei confronti delle persone in difficoltà. In ogni caso, il messaggio è chiaro: Portofino non ammette eccezioni e punta a mantenere il suo decoro impeccabile.
I punti più importanti.
- Vietato mendicare a Portofino fino al 30 settembre: multe da 25 a 500 euro.
- Stop anche a bivacchi, panini mangiati per strada e look poco consoni.
- L’ordinanza mira a proteggere il borgo dall’overtourism e a preservarne il fascino esclusivo.


