Aliquota al 10% sulla quattordicesima? La proposta per rilanciare i consumi dei pensionati

La quattordicesima pensionati rappresenta un sostegno cruciale, tra desiderio di evasione estiva e necessità economiche
1 mese fa
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quattordicesima
Foto © Investireoggi

L’arrivo della quattordicesima rappresenta un momento importante per molti pensionati italiani, sia dal punto di vista personale che per l’economia nel suo complesso.

Ogni anno, l’erogazione di questa mensilità aggiuntiva coincide con l’estate, offrendo un’opportunità sia per concedersi qualche svago sia per far fronte a spese ricorrenti o arretrate. Una recente indagine condotta da Confesercenti in collaborazione con Ipsos ha fotografato con precisione le intenzioni di spesa dei beneficiari di questa somma extra, mettendo in luce comportamenti differenti a seconda dell’età, del territorio e delle priorità individuali.

Come spendere la quattordicesima? Vacanze e viaggi in cima alle preferenze

Anche se non tutti i pensionati hanno diritto alla quattordicesima, il primo dato che emerge dallo studio riguarda la destinazione principale di questa somma aggiuntiva: quasi la metà dei beneficiari (circa il 48%) ha dichiarato di voler utilizzare almeno una parte di questo importo per viaggiare o andare in vacanza.

Una scelta che sottolinea il legame diretto tra l’arrivo della mensilità supplementare e la stagione estiva, da sempre associata a momenti di svago e relax, soprattutto tra chi ha più tempo libero a disposizione come i pensionati.

Nonostante le difficoltà economiche di molti nuclei familiari, il desiderio di concedersi una pausa prevale su altre forme di impiego del denaro. Le vacanze rappresentano un elemento quasi terapeutico, un bisogno sociale e psicologico che diventa prioritario una volta garantite le esigenze di base.

Risparmio e consumi differiti: il ruolo dei saldi

Il secondo utilizzo più frequente riguarda il risparmio. Circa un quarto degli intervistati (24%) ha indicato l’intenzione di accantonare parte della quattordicesima.

Questa scelta evidenzia una prudenza crescente, forse legata all’incertezza del futuro o al desiderio di creare una piccola riserva per far fronte a imprevisti.

Segue poi l’uso legato agli acquisti nei saldi, con il 19% che prevede di approfittare degli sconti stagionali per rinnovare il guardaroba o acquistare beni durevoli. Anche in questo caso, si tratta di una spesa che ha un aspetto temporale: i saldi estivi coincidono con l’arrivo della quattordicesima, creando un’opportunità favorevole per soddisfare piccoli desideri o bisogni rinviati.

Quattordicesima tra bollette, mutui e sanità

Non mancano, tuttavia, coloro che utilizzano la quattordicesima pensionati per far fronte a spese più pressanti e imprescindibili. Il 15% degli intervistati ha dichiarato di destinarla al pagamento di bollette, rate o arretrati, una percentuale che cresce fino al 18% tra i soggetti nella fascia d’età tra i 35 e i 65 anni (probabilmente pensionati anticipati o appartenenti ad altre categorie assimilabili).

Un altro 11% ha invece indicato che impiegherà la mensilità per sostenere il pagamento del mutuo o di altri finanziamenti. La componente sanitaria, spesso trascurata nelle analisi di consumo, rappresenta invece un altro 15% delle preferenze: visite mediche, farmaci, cure specialistiche sono tra le voci di spesa che assorbono una quota significativa della quattordicesima, specialmente in un Paese con una popolazione anziana in crescita.

Variazioni territoriali: Sud e Centro più sensibili alle esigenze familiari

Interessante il dato che riguarda la spesa per i centri estivi dei figli o nipoti.

Anche se la percentuale complessiva non è alta, il valore assume significato se disaggregato geograficamente. Nelle regioni del Sud e nelle Isole, il 13% dei rispondenti ha indicato questa voce tra le destinazioni della quattordicesima, contro l’11% del Nord Italia e un più rilevante 20% nelle regioni centrali.

Questi numeri indicano come, in determinate aree del Paese, la quattordicesima pensionati non sia solo un sostegno individuale. Ma spesso venga utilizzata a supporto dell’intero nucleo familiare, diventando un ammortizzatore sociale informale. Soprattutto in contesti dove i servizi pubblici sono meno accessibili o dove le reti familiari sostituiscono parzialmente l’intervento statale.

L’ipotesi della tassazione agevolata sulla quattordicesima

Oltre agli aspetti legati al comportamento individuale, la quattordicesima pensionati assume una valenza più ampia dal punto di vista macroeconomico. Confesercenti ha avanzato una proposta per rafforzare il potere d’acquisto delle mensilità aggiuntive (quattordicesima e tredicesima), introducendo una tassazione agevolata con un’aliquota sostitutiva al 10%.

Secondo le simulazioni dell’associazione, una misura del genere potrebbe liberare circa 8 miliardi di euro destinabili ai consumi, stimolando la domanda interna in maniera significativa. Il finanziamento della misura potrebbe attingere alle risorse rese disponibili dal miglioramento dello spread. Con una proiezione di 5 miliardi per il 2025, 5 miliardi aggiuntivi nel 2026 e fino a 8 miliardi nel 2027.

Non meno rilevante il fatto che, secondo i promotori della proposta, l’intervento si autofinanzierebbe parzialmente. L’aumento dei consumi generato dalla maggiore disponibilità netta per i cittadini potrebbe portare a un incremento del gettito fiscale pari a circa 2 miliardi di euro.

Riassumendo

  • Quasi metà dei pensionati userà la quattordicesima per vacanze e viaggi estivi.
  • Il 24% preferisce risparmiare, mentre il 19% sfrutta i saldi stagionali.
  • Spese essenziali come bollette, mutui e sanità coinvolgono una quota significativa.
  • Al Sud e Centro, cresce l’uso per centri estivi di figli o nipoti.
  • Confesercenti propone aliquota agevolata del 10% per stimolare i consumi.
  • La misura potrebbe generare 2 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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