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Oggi: 09 Dic, 2025

Saldo IMU 2025 dall’estero: quando basta un bonifico e quando ne servono due

Con l’arrivo del saldo IMU 2025, chi vive all’estero deve seguire regole specifiche per l’imposta sugli immobili italiani
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saldo imu
Foto © Pixabay

Con l’avvicinarsi del 16 dicembre 2025, data entro cui deve essere versato il saldo dell’IMU relativo all’anno in corso, torna attuale il tema degli adempimenti fiscali per coloro che vivono stabilmente fuori dall’Italia ma continuano a possedere immobili sul territorio nazionale.

Anche chi risiede oltre confine è infatti tenuto a rispettare tutte le norme previste per questa imposta, indipendentemente dalla distanza geografica o dall’assenza di un collegamento diretto con gli strumenti fiscali più utilizzati nel Paese.

Cos’è l’IMU e chi è obbligato al versamento

L’Imposta Municipale Unica è un tributo che grava sul possesso di immobili situati in Italia.

Non riguarda esclusivamente i proprietari, ma tutti i titolari di diritti reali come usufrutto, enfiteusi o diritto di abitazione. Sono, invece, esclusi gli utilizzatori dell’immobile privi di un titolo reale, come gli affittuari o chi occupa un immobile concesso in comodato.

Quindi, in caso di locazione a terzi, l’obbligo di versare l’IMU resta in capo a chi risulta titolare del bene a livello catastale. Questa regola non cambia se il soggetto interessato vive all’estero: il tributo resta integralmente a suo carico.

Residenti all’estero e IMU: cosa comporta

Il pagamento IMU dall’estero riguarda tutti i cittadini che hanno trasferito stabilmente la propria residenza fuori dall’Italia ma mantengono una o più proprietà immobiliari sul territorio nazionale. Per questi contribuenti valgono le stesse scadenze, gli stessi codici e le stesse regole previste per chi risiede in Italia.

La distanza, però, può rendere più complesso l’accesso agli strumenti normalmente utilizzati, come il Modello F24. Per questo motivo è prevista una modalità alternativa che consente di adempiere correttamente al versamento del tributo anche senza essere fisicamente presenti nel Paese.

Il bonifico bancario come soluzione alternativa

Quando l’utilizzo dell’F24 risulta difficoltoso o non praticabile, il pagamento IMU dall’estero può essere eseguito tramite bonifico bancario. Si tratta di uno strumento particolarmente utile per chi non dispone di un conto in Italia o non ha accesso ai canali telematici abilitati.

Poiché l’IMU è un’imposta gestita a livello locale, il pagamento deve essere indirizzato direttamente al Comune in cui si trova l’immobile. Ogni amministrazione comunale mette a disposizione un proprio IBAN dedicato ai tributi, per cui è necessario verificare preventivamente i dati sul sito istituzionale o contattare l’ufficio competente. Se gli immobili si trovano in Comuni diversi, occorre predisporre un bonifico distinto per ciascuno.
Come deve essere compilata la causale del bonifico IMU

La causale giusta

Per garantire la corretta attribuzione della somma versata, la causale del bonifico deve contenere alcuni elementi fondamentali, simili a quelli richiesti dal Modello F24. In particolare, occorre indicare:

  • codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento;
  • codice catastale del Comune interessato;
  • numero degli immobili oggetto del versamento;
  • anno d’imposta di riferimento;
  • dicitura che identifichi il tipo di versamento (“saldo IMU” o “acconto IMU”);
  • codice tributo IMU corrispondente alla tipologia di immobile;
  • eventuale specificazione “Ravvedimento” per i versamenti oltre la scadenza.

Un esempio può essere utile: per il saldo dell’IMU relativo a due abitazioni non principali situate a Caserta, la causale potrebbe riportare: “Saldo IMU 2025 – Codice Comune B963 – N. Immobili 2 – Codice Tributo 3918”.

Saldo IMU dall’estero: quando servono due bonifici distinti

Per gli immobili appartenenti alla categoria catastale D, spesso legati ad attività produttive, la normativa prevede una suddivisione del tributo: una parte deve essere destinata al Comune, un’altra allo Stato. In questa circostanza è necessario effettuare due operazioni separate:

  • un bonifico verso il Comune, utilizzando l’IBAN fornito dall’ente locale;
  • un bonifico verso lo Stato, tramite il conto intestato alla Banca d’Italia. IBAN: IT02G0100003245348006108000 – BIC: BITAITRRENT

Anche in questo caso, la causale deve rispettare gli stessi criteri di compilazione, adattando le informazioni alla quota dovuta allo Stato. Per agevolare la gestione amministrativa e ridurre il rischio di errori, è consigliabile inviare all’ufficio tributi del Comune una copia dell’ordine di bonifico. L’invio tramite posta elettronica certificata rappresenta una soluzione particolarmente sicura e permette di mantenere una traccia documentale del versamento.

Questa pratica risulta utile soprattutto per chi effettua il pagamento IMU dall’estero senza accesso diretto ai portali italiani, facilitando la verifica da parte dell’amministrazione e prevenendo eventuali contestazioni.

Riassumendo il saldo IMU 2025 dall’estero

  • L’IMU va pagata anche da chi vive stabilmente all’estero e possiede immobili in Italia.
  • Sono obbligati al versamento i titolari di diritti reali, non gli inquilini o comodatari.
  • Il pagamento IMU dall’estero può avvenire tramite bonifico quando l’F24 non è utilizzabile.
  • Ogni Comune ha un proprio IBAN e serve un bonifico per ciascun ente.
  • La causale deve includere dati fiscali, codice catastale, anno, tributo e numero immobili.
  • Per immobili categoria D servono due bonifici: uno al Comune e uno allo Stato.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.