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Oggi: 05 Dic, 2025

In asta il nuovo CcTeu 2035, ecco il tasso per la prima cedola

Il Tesoro collocherà in asta il nuovo CcTeu con scadenza 15 aprile 2035 e ha già fissato il tasso di interesse per della prima cedola.
1 settimana fa
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CcTeu 2035, emissione della prima tranche in asta
CcTeu 2035, emissione della prima tranche in asta © Licenza Creative Commons

All’asta di venerdì 27 novembre il Tesoro punterà a raccogliere 9,5 miliardi di euro con l’emissione di tre tranche. Una di questa riguarderà il nuovo CcTeu con scadenza 15 aprile 2035. Questo bond farà la parte del leone con un importo compreso tra 3,5 e 4 miliardi. Offre una cedola indicizzata al tasso Euribor a 6 mesi con data di godimento retroattiva allo scorso 15 ottobre. Coloro che prenoteranno fino alla giornata di mercoledì 26, dovranno corrispondere allo stesso emittente 47 giorni di dietimi. Sono quelli che intercorrono tra la suddetta data di godimento e quella di regolamento delle sottoscrizioni, fissata per l’1 dicembre.

Come funziona il bond indicizzato ai tassi

Il Tesoro fa sapere che il CcTeu 2035 staccherà la prima cedola semestrale in aprile e sarà pari all’1,468%. Essa corrisponde a un tasso annualizzato del 2,903%. Come si arriva a questo dato? Il bond offre una cedola su base annua pari all’Euribor a 6 mesi più uno spread dello 0,8%.

A quel punto, bisogna suddividere il dato annuale per 360 e moltiplicarlo per i giorni effettivi del semestre. Il tasso di riferimento ai fini del calcolo è quello vigente due giorni prima dell’inizio di ciascun periodo cedolare. Nel nostro caso, riferito al 13 ottobre scorso (2,103%).

A chi conviene acquistare il CcTeu 2035? A chi volesse scommettere sul futuro andamento dei tassi di mercato. Nello specifico, con uno spread dello 0,8% e un prezzo di aggiudicazione verosimilmente intorno alla pari, l’investitore sconterebbe un Euribor a 6 mesi in media del 2,50% da qui alla scadenza. Esso si ottiene sottraendo il rendimento del bond con cedola fissa dalla durata simile e lo spread di cui sopra. Attualmente, l’Euribor a 6 mesi si aggira poco sopra il 2,10%.

Il suo andamento riflette la politica monetaria nell’Eurozona. Il segnale sembra chiaro: da qui a quasi dieci anni i tassi saliranno in media dal 2% di oggi (sui depositi bancari), pur non di molto.

CcTeu 2035, confronto con cedola fissa

Se i tassi di mercato salissero più velocemente delle previsioni, il CcTeu 2035 si rivelerebbe più generoso del BTp con cedola fissa. Viceversa nel caso contrario. E’ un po’ la logica sottostante i BTp Italia, dove al posto dei tassi di interesse vale l’inflazione. Tuttavia, esiste un legame stretto tra queste due variabili: in genere, i tassi salgono per contrastare l’inflazione; si abbassano quando l’inflazione scende. I BTp Italia arrivano al 2032 e finora prospettano aspettative d’inflazione medio-basse.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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