Era una trimestrale molto attesa subito dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street, perché da diverse sedute stavano prevalendo i timori circa una possibile sopravvalutazione dei prezzi di borsa. E i conti pubblicati da NVIDIA in relazione al terzo trimestre che si è concluso il 26 ottobre scorso hanno per il momento fugato i dubbi. Ricavi e utili netti sopra le stime. I primi sono aumentati del 22% rispetto al secondo trimestre e del 62% su base annua a 57,006 miliardi di dollari, segnando un nuovo record nella storia societaria. I secondi sono anch’essi saliti del 21% sui tre mesi precedenti e del 65% nel confronto annuale a 31,91 miliardi.
Timori su bolla IA si placano
La marginalità lorda, vale a dire il rapporto tra gli utili pre-imposte e ricavi, è lievitata al 73,4%. I conti NVIDIA hanno placato per il momento i timori circa lo scoppio della bolla IA, vale a dire dei titoli legati all’Intelligenza Artificiale. Ricordiamo che il colosso californiano dei chip è stato il primo ad avere varcato la soglia dei 5.000 miliardi di capitalizzazione in borsa. Nessuna società al mondo ha finora raggiunto simili cifre. Alla chiusura di ieri, tuttavia, valeva 4.549 miliardi. E nelle contrattazioni pre-market sale nella mattinata di oggi (ore italiane) del 5,8%.
Stando alle cifre rese note ieri sera, i ricavi negli ultimi 12 mesi sono saliti a più di 187 miliardi e i profitti a 99,218 miliardi. Dai conti NVIDIA emerge, quindi, che il rapporto prezzi-utili si attesti attualmente a quasi 46. Il dato si confronta con una media di 30 per l’indice S&P 500. Ma tenete conto che alla fine di ottobre, quando non conoscevamo ancora i dati dell’ultima trimestrale, tale rapporto si attestava a quasi 57.
Di trimestre in trimestre, quindi, esso si sta abbassando e segnala la capacità della società di produrre utili a giustificazione delle alte valutazioni del mercato.
Criptovalute in risalita, oro in calo
Ovviamente, i sospetti sulla bolla IA non verranno definitivamente meno con la pubblicazione dei conti NVIDIA di ieri. Questi permetteranno, però, al mercato di riprendere fiato dopo diverse sedute no. I benefici travalicheranno gli stretti confini delle borse. L’intonazione in queste ore appare timidamente positiva anche per le criptovalute. Bitcoin risale dai minimi sotto gli 89.000 dollari toccati ieri sera, attestandosi ad oltre 92.000 dollari mentre scriviamo. Al contrario, l’oro ripiega sotto i 4.050 dollari dai 4.130 dollari toccati ieri.
Conti NVIDIA rilanciano propensione al rischio
Cosa sta accadendo? Il clima più sereno dopo i conti NVIDIA stanno sostenendo l’appetito per il rischio. Ciò avvantaggia asset percepiti rischiosi come le criptovalute, mentre grava negativamente sui beni rifugio come il metallo giallo. Sarebbe potuta andare meglio se i rendimenti giapponesi non avessero proseguito l’ascesa sul tratto lungo della curva delle scadenze. Nuovi record sono stati segnati in queste ore sul tratto a 30-40 anni. Un trend che frena i rialzi azionari e del mercato crypto, in quanto sposta parte dei capitali in favore del comparto obbligazionario.
giuseppe.timpone@investireoggi.it


