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Oggi: 05 Dic, 2025

FTSE MIB ai massimi da gennaio 2001 e Piazza Affari sopra 1.000 miliardi di euro: ora record storico alla portata

L'FTSE MIB, principale indice della Borsa Italiana, è salito ieri ai massimi da gennaio del 2001, e la capitalizzazione sopra 1.000 miliardi di euro.
3 settimane fa
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FTSE MIB ai massimi dal 2001
FTSE MIB ai massimi dal 2001 © Licenza Creative Commons

Chiusura positiva ieri per Piazza Affari, in scia all’euforia sui mercati internazionali per la fine del più lungo “shutdown” della storia americana. L’indice FTSE MIB è arrivato a superare i 45.000 punti nel corso della seduta, pur chiudendo le contrattazioni a 44.793 punti. Aveva iniziato l’anno a poco più di 34.000 punti e in aprile, dopo l’annuncio dei dazi da parte dell’amministrazione Trump, era arrivato a scendere ad un minimo di circa 32.730 punti. Alla luce dei dati di ieri, si è portato ai massimi da fine gennaio del 2001. Bisogna tornare agli inizi del millennio, infatti, per trovare un valore più alto.

Vicini al record assoluto

Il massimo storico, invece, si registrò nel corso del 2000 e fu a circa 50.108 punti. Questo significa che l’FTSE MIB dovrà salire ancora del 12% per segnare il dato più alto di sempre. Sembrava qualcosa di estremamente remoto fino a pochi mesi fa. A questi ritmi, basterebbero pochi mesi per registrare il record di sempre. Quest’anno, infatti, l’indice ha segnato un balzo del 31%.

Capitalizzazione Borsa Italiana sopra 1.000 miliardi

Cos’è l’FTSE MIB? E’ l’indice che raggruppa le 40 maggiori società quotate per capitalizzazione alla Borsa Italiana. Stando agli ultimi dati, la numero uno risulta Unicredit con 106,36 miliardi di euro di capitalizzazione e Intesa Sanpaolo segue con 103,81 miliardi. Ricordiamo che per capitalizzazione intendiamo il valore di borsa di una società. Esso si ottiene moltiplicando il numero delle azioni per il prezzo.

La capitalizzazione dell’intera Borsa Italiana si attestò a fine 2024 a 811 miliardi. Dato il boom di quest’anno, oggi risulterebbe ben sopra i 1.000 miliardi.

Per quanto non sia ancora possibile conoscere il valore esatto, in rapporto al Pil dovrebbe salire al 45% o persino sopra. Questi dati ci fanno capire una cosa spesso ignorata: recuperare le perdite potrebbe richiedere un lasso di tempo enorme per la vita di un essere umano. Abbiamo cancellato quelle accusate dal 2007 solo quest’anno, a distanza di 18 anni.

FTSE MIB, perdite recuperate dopo decenni

Il lento recupero non è un’esclusiva dell’FTSE MIB. Anche il Nikkei-225 a Tokyo ha impiegato oltre 34 anni per recuperare le perdite dal 1989. Ricordiamolo quando investiamo. Le borse riflettono spesso l’andamento delle economie nazionali. Non a caso quelle di Giappone e Italia hanno pagato per decenni la stagnazione del Pil delle rispettive economie.

Se anche l’FTSE MIB riuscisse a segnare il record di sempre da qui ai prossimi mesi, il peso internazionale di Borsa Italiana resterebbe infimo. Esso è crollato dal 2% dei primi anni Duemila a poco più dello 0,50% attuale. Il numero delle società quotate si mantiene basso e il saldo tra IPO e delisting al 30 settembre risultava negativo di 11 unità: 16 ingressi e 27 uscite.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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