Arrivare a separarsi dal marito per prendere l’Assegno Sociale. Potrà sembrare una cosa strana ma sicuramente il pensiero è comune a tante donne. Perché il nostro sistema previdenziale è talmente particolare che mette in moto situazioni e pensieri davvero particolari. La pochezza della pensione che prende un contribuente o la voglia di avere qualcosa di proprio e di non dipendere per sempre dal coniuge sono le due cose che spingono tante mogli a scriverci chiedendo se sia la soluzione ideale quella di separarsi dal marito. Ecco tre esempi di quello che diciamo.
“Salve, sono Rosa, moglie di un ormai prossimo pensionato.
Mio marito compie 67 anni a marzo e a conti fatti mi hanno detto che prenderà 1.200 euro di pensione al mese. Io invece i 67 anni li compio a settembre sempre del 2026. E su di me nulla, perché in base al reddito di mio marito con la sua pensione non mi tocca l’Assegno Sociale. Secondo voi se mi separo è meglio?”
“Mi chiamo Rosaria e sto pensando alla separazione da mio marito, non perché non ci vado d’accordo ma per prendere l’Assegno Sociale. Lui ha 75 anni, io ne ho compiuti 70 e non ho mai preso nulla dall’INPS anche perché ho fatto sempre la casalinga. Ma noi con poco più di mille euro al mese della sua pensione, tra affitto e spese non riusciamo ad andare avanti.”
Salve, siamo una coppia di coniugi entrambi con 66 anni di età. L’anno prossimo mio marito con 30 anni di contributi in una fabbrica andrà in pensione. Io invece nonostante ho una decina di anni di contributi non ci andrò.
E nemmeno l’Assegno Sociale prenderò per colpa della pensione di lui. Sto pensando alla separazione consensuale, anche se fittizia. Secondo voi si può fare?”
Assegno Sociale 2026 dopo separazione dal coniuge, ecco quando si può e quando no
Partiamo da un concetto di base. Separazioni fittizie, fatte per aggirare le leggi e le regole come per qualsiasi altro “raggiro” delle normative vigenti, prefigura un reato. Quindi non possiamo essere certo noi a suggerire di adottare questi metodi illeciti per recuperare qualcosa dallo Stato che in effetti non spetta.
Diverso il caso invece di chi in effetti si separa o divorzia dal congiunto per motivi reali, divergenze e vicissitudini. In quel caso effettivamente chi fino a quando l’unione era in corso, era escluso dall’Assegno Sociale (in genere la moglie casalinga per via dei redditi del marito), può rientrare tra i beneficiari.
A mettere di fronte a queste problematiche molte coppie sono le regole dell’Assegno Sociale che ricordiamo, è una misura assistenziale. E come tale è basata sul possesso di determinati requisiti, tra cui, fondamentali, sono quelli reddituali.
Per avere accesso all’Assegno Sociale bisogna rispettare i seguenti requisiti:
- almeno 67 anni di età;
- uno stato di bisogno economico;
- residenza effettiva in Italia da almeno 10 anni;
- reddito non superiore a 7.002,97 euro per i single o 14.005,94 euro per i coniugati.
Attenti a non commettere reato, perché tutto si può fare, ma nella legge
Il limite di reddito è da analizzare bene. Perché in effetti dividendo 7.002,97 per 13 mensilità si ha 538,69 euro che è l’importo dell’Assegno Sociale nel 2025. E se si moltiplica la cifra di 7.002,97 per due, si arriva a 14.005,94. Ed in effetti l’Assegno Sociale si prende se il reddito del diretto interessato è inferiore all’importo annuale dello stesso Assegno Sociale o pari al suo doppio nel caso di coniugati. L’Assegno pieno si prende con reddito zero da single o con reddito fino a 7.002,97 euro da coniugati. Poi è ad integrazione del reddito fino a non essere assegnato se si superano le soglie prima esposte.
Evidente che ci siano coppie dove a causa della pensione del marito la moglie non prende l’Assegno Sociale o lo prende in misura inferiore a 538,69 euro al mese. A tal punto da pensare a soluzioni estreme come la separazione. Un caso che per esempio è emerso anche da alcune pronunce della Cassazione, come una abbastanza recente, cioè la numero 23407 del 2025.
In quel caso la Cassazione ha deciso di concedere l’Assegno Sociale ad una donna che si era separata consensualmente dal marito nonostante lei non avesse chiesto il mantenimento. La situazione di bisogno secondo i giudici che hanno ribaltato la decisione dell’INPS e dei primi gradi di giudizio riguardo questa fattispecie di situazione è evidente e non è collegata al fatto che l’interessata non abbia chiesto gli alimenti al suo ex.
Assegno sociale e separazione, ecco le cose a cui prestare necessariamente attenzione
Ricapitolando, in caso di separazione di due coniugi, c’è la concreta possibilità di andare a prendere l’Assegno Sociale così come qualsiasi altro sussidio. Ma attenti a non commettere reato. la separazione fittizia che si adotta spesso, e cioè con coniugi che si separano sulla carta ma che alla fine vivono sempre insieme, potrebbe essere messa in luce da controlli incrociati tra Anagrafe della Popolazione Residente, Vigili Urbani e così via dicendo.
Questo per dire che ok al liberi tutti su sussidi e simili se ci si separa da chi a causa del suo reddito negava di fatto l’accesso a queste prestazioni al compagno.
Ma separazioni fittizie possono prefigurare reati seri come la frode o la fruizione indebita di aiuti di Stato.