Sempre più importante per milioni di famiglie e sempre più utilizzato. Parliamo dell’ISEE, cioè dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Si tratta del documento che serve per avere accesso a svariate prestazioni assistenziali, bonus, agevolazioni e così via dicendo. Una certificazione ISEE che si ottiene autocertificando patrimoni e redditi di tutto il nucleo familiare come iscritto in ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) con la DSU, acronimo di Dichiarazione Sostitutiva Unica. Proprio sui patrimoni e sui redditi ecco che le novità sono sempre molto importanti. Perché è evidente che più è altro l’ISEE meno probabilità di entrare in agevolazioni e bonus ci sono.
Ed ogni cosa che abbassa il valore dell’ISEE è senza dubbio di fondamentale importanza. Nella manovra finanziaria che il governo sta approntando, ecco una novità che va in questa direzione. Nella legge di Bilancio novità per gli ISEE e per quanto riguarda il patrimonio immobiliare.
Legge di Bilancio, novità per gli ISEE, ecco cosa cambia e perché si abbassa
Per gli ISEE il patrimonio immobiliare è quello che i componenti il nucleo familiare hanno a loro nome nell’anno di riferimento della DSU. Infatti parliamo di tutte le proprietà immobiliari che sono iscritte in catasto a nome di un contribuente. L’anno di riferimento di un ISEE è quello dei due anni precedenti. Pertanto negli ISEE 2026 incideranno redditi e patrimoni del 2024.
Nella legge di Bilancio la novità che ci accingiamo a spiegare riguarda la prima casa. Il valore della casa di abitazione in genere è utilizzato in maniera ridotta anche per le dichiarazioni dei redditi. Infatti c’è una detrazione ad abbattere il valore dell’immobile per quanto riguarda la tassazione IRPEF.
Adesso in manovra si va verso la parziale esclusione dal calcolo dell’Indicatore, di questo immobile. Per prima casa intendiamo naturalmente quella dove il nucleo familiare indicato nell’ISEE ha la residenza effettiva come riportato in Anagrafe. L’eliminazione del valore della casa dovrebbe essere, stando alle ultime indiscrezioni, fino alla soglia di 100.000 euro di valore catastale.
Cosa cambierebbe e per chi con questa riforma?
L’accesso a bonus e agevolazioni per il tramite dell’ISEE è determinato proprio dal valore dello stesso ISEE. Quando quest’anno sono stati eliminati dal calcolo dell’ISEE i buoni fruttiferi, i libretti di risparmio e tutte le altre dotazioni bancarie e postali a garanzia dello Stato, il solo ridursi dell’ISEE è diventato di fondamentale importanza.
Ecco quindi che la novità della legge di Bilancio potrebbe sortire i medesi effetti. Una vera riforma dell’ISEE, ecco cosa succede adesso se davvero viene eliminata la casa di abitazione principale dal calcolo dello stesso.
Attualmente, la prima casa finisce nel patrimonio immobiliare del nucleo familiare e con il suo valore catastale, anche se a volte ridotto da franchigie, detrazioni o mutuo per chi ne ha ancora di residuo.
Quello che è conosciuto con l’acronimo di ISP, cioè di Indicatore Situazione Patrimoniale è un valore molto importante non solo perché fa lievitare l’ISEE, ma anche perché a volte ci sono misure che hanno nell’ISP un fattore che deve essere piuttosto basso.
Ecco che la novità che esclude la casa di abitazione dal calcolo, può servire a tanti.
I proprietari di abitazioni che in catasto hanno un valore medio-alto, come per esempio le case di grandi città o le case di dimensioni più grandi, sono quelli che maggiormente godrebbero di questa variazione.
Chi invece non ha casa di proprietà o ne ha una piccola il cui valore viene completamente abbattuto dalle detrazioni o dalle franchigie, non troverà nulla di nuovo da questo punto di vista.