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Oggi: 05 Dic, 2025

730 o Redditi? Date, differenze e trend che contano

Scadenza imminente per il 730: il modello semplificato conquista sempre più contribuenti, segnando un cambio nelle abitudini fiscali
2 mesi fa
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730
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La corsa alla presentazione del modello 730 entra nella fase conclusiva. La data da segnare sul calendario è martedì 30 settembre 2025, giorno in cui scade il termine sia per la trasmissione del 730 ordinario sia per quello precompilato. Si tratta di un appuntamento che interessa milioni di contribuenti italiani e che, come ogni anno, porta con sé scadenze da rispettare e scelte da compiere tra le diverse modalità di dichiarazione dei redditi.

Accanto al 730, resta disponibile anche il modello “Redditi”, la cui scadenza è fissata un mese dopo, il 31 ottobre. Questa opzione è generalmente utilizzata da chi non rientra nei requisiti per il 730 o da chi preferisce un’impostazione diversa, più articolata, rispetto al modello dedicato soprattutto a lavoratori dipendenti e pensionati.

Cresce l’interesse per il 730 precompilato

I dati aggiornati al 19 settembre (come rilevati dall’Agenzia Entrate) rivelano un cambiamento importante nelle abitudini dei contribuenti. Sempre più italiani stanno scegliendo il 730 precompilato, in particolare nella sua versione semplificata. Si tratta di un sistema introdotto per rendere la dichiarazione più intuitiva e meno tecnica, con un’interfaccia chiara e senza l’obbligo di confrontarsi con codici o campi complessi.

La tendenza è evidente: circa 6 contribuenti su 10 hanno optato per il precompilato semplificato. Un anno fa, nello stesso periodo, la percentuale si fermava al 52%. L’aumento testimonia la crescente fiducia verso uno strumento pensato per ridurre errori, tempi e difficoltà nella compilazione.

Che cos’è il 730 semplificato

Il cuore dell’innovazione è rappresentato dal 730 semplificato. Non si tratta soltanto di un modello più snello, ma di una modalità guidata in cui è il sistema stesso a inserire in automatico i dati già disponibili all’Agenzia delle entrate.

Informazioni relative a redditi, spese sanitarie, mutui o assicurazioni vengono proposte direttamente al contribuente, che può scegliere se confermarle, integrarle o modificarle.

Questa modalità elimina molti passaggi manuali e riduce notevolmente il rischio di errori. Per chi non ha dimestichezza con i tecnicismi fiscali, rappresenta una soluzione sicura e veloce. Non sorprende quindi che la maggioranza dei contribuenti si orienti verso questa strada.

Un dato significativo: dichiarazioni accettate senza modifiche

Guardando più da vicino le statistiche, emerge un altro aspetto interessante. Tra i 730 semplificati inviati fino al 19 settembre, il 41% è stato accettato così com’era, senza alcuna modifica. Questo significa che quasi la metà dei contribuenti non ha avuto bisogno di integrare informazioni, segno che i dati precompilati dall’Agenzia delle entrate risultano sempre più accurati e completi.

Per i contribuenti, questo si traduce in un duplice vantaggio: da un lato la possibilità di risparmiare tempo, dall’altro la serenità di trasmettere un modello che non necessita di ulteriori interventi. È un segnale di come il sistema stia diventando progressivamente più affidabile, riducendo i margini di incertezza che in passato caratterizzavano la compilazione della dichiarazione.

Il confronto con il passato

Per comprendere meglio l’evoluzione, basta confrontare i numeri attuali con quelli dello scorso anno. Nel 2024, sempre a una settimana dal termine, la quota di contribuenti che aveva scelto il 730 semplificato era decisamente più bassa, pari al 52%.

In dodici mesi, quindi, si è registrata una crescita di ben 8 punti percentuali.

Questa progressione non è casuale. Da un lato, i contribuenti stanno acquisendo maggiore familiarità con il sistema digitale e con gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. Dall’altro, l’interfaccia semplificata sembra aver ridotto la barriera psicologica che spesso scoraggiava chi temeva di commettere errori.

Le scadenze da ricordare per 30 e Redditi

Oltre alle preferenze di compilazione, resta centrale il tema delle scadenze. Il calendario fiscale non lascia margini di distrazione:

  • 30 settembre 2025: termine ultimo per trasmettere sia il modello 730 ordinario sia quello precompilato, nelle versioni classica e semplificata.
  • 31 ottobre 2025: scadenza per chi presenta la dichiarazione tramite il modello “Redditi”.

Il rispetto dei termini è fondamentale per evitare sanzioni o ritardi nei rimborsi. In particolare, il 730 ha il vantaggio di consentire, in caso di credito, un rimborso direttamente in busta paga o sulla pensione, rendendo il processo più immediato rispetto ad altre procedure.

Riassumendo

  • Scadenza del modello 730 fissata al 30 settembre 2025.
  • Sempre più italiani scelgono il 730 precompilato semplificato.
  • Il 41% dei modelli è accettato senza modifiche.
  • Cresce la fiducia verso il sistema digitale dell’Agenzia delle entrate.
  • Il 31 ottobre scade il modello “Redditi”.
  • La digitalizzazione semplifica il rapporto tra cittadini e fisco.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.