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Oggi: 05 Dic, 2025

Pensione, con 15 anni di contributi e senza finestra mobile

La pensione vecchiaia in Italia richiede requisiti precisi, ma alcune deroghe permettono l’accesso anticipato con contribuzioni ridotte
3 mesi fa
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pensione 2026
Foto © Pixabay

La pensione vecchiaia rappresenta il traguardo “ordinario” per ogni carriera lavorativa, il momento in cui i contributi versati permettono di accedere al pensionamento. In Italia, l’accesso a questo trattamento previdenziale è regolato da norme precise che stabiliscono età minima e anzianità contributiva necessarie. Tuttavia, esistono alcune deroghe che consentono di andare in pensione con meno anni di contributi.

Requisiti ordinari per la pensione vecchiaia

Per ottenere la pensione vecchiaia, la regola generale prevede il raggiungimento di 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi. Questi contributi possono essere di diverse tipologie:

  • obbligatori, cioè quelli versati nel corso dell’attività lavorativa;
  • figurativi, come quelli riconosciuti per periodi di servizio militare, maternità, malattia o infortuni;
  • da riscatto, cioè versamenti effettuati per periodi non coperti da contribuzione, come gli anni di studio universitario riscattati.

Questa combinazione garantisce una tutela previdenziale uniforme per la maggior parte dei lavoratori, sia dipendenti sia autonomi.

Le deroghe che consentono di andare in pensione con 15 anni di contributi

Non tutti sono obbligati a raggiungere i 20 anni di anzianità contributiva. In alcune circostanze particolari, è sufficiente aver maturato 15 anni di contributi per poter richiedere la pensione vecchiaia. Deroghe che non bisogna confondere con le varie forme di pensione anticipata (Quota 103, Opzione donna, Ape sociale, ecc.).

Le situazioni in cui questa agevolazione di andare in pensione con 15 anni di contributi sono tre.

Contributi maturati entro il 1992

Rientrano in questa categoria i lavoratori, sia dipendenti sia autonomi (inclusi artigiani, commercianti e coltivatori diretti), che al 31 dicembre 1992 avevano già accumulato almeno 15 anni di contribuzione. Questa disposizione tutela chi aveva iniziato a versare molto tempo fa, mantenendo valide le regole previgenti.

Autorizzazione ai versamenti volontari prima del 1993

La deroga riguarda anche chi, dopo aver cessato l’attività lavorativa, aveva chiesto l’autorizzazione per effettuare versamenti volontari entro il 31 dicembre 1992. In questo caso, il vantaggio vale anche se successivamente non sono stati effettuati ulteriori versamenti. Si tratta di una misura che salvaguarda coloro che avevano avviato la pratica di contribuzione volontaria prima delle modifiche normative.

Lavoratori con attività stagionali o discontinue

Un’ulteriore possibilità riguarda i lavoratori dipendenti la cui carriera è stata caratterizzata da rapporti stagionali o discontinui. Si tratta di persone che, durante almeno 10 anni della loro vita lavorativa, non hanno raggiunto le 52 settimane di occupazione. Questa eccezione riconosce la specificità di carriere frammentate e irregolari, tipiche di alcuni settori come il turismo o l’agricoltura.

Nessuna finestra mobile per la pensione vecchiaia: decorrenza immediata della pensione

Un aspetto importante della pensione vecchiaia riguarda la decorrenza del trattamento. A differenza di altre prestazioni previdenziali, non è prevista alcuna finestra mobile. Significa che, una volta raggiunti i requisiti richiesti – sia quelli ordinari (20 anni) sia quelli agevolati (15 anni) – e compiuti i 67 anni di età, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo al perfezionamento delle condizioni.

Questo meccanismo garantisce un passaggio rapido dalla vita lavorativa alla pensione, senza ulteriori attese. Inoltre, se la domanda di pensione viene presentata in ritardo rispetto alla data di maturazione dei requisiti, vengono comunque riconosciuti tutti gli arretrati spettanti.

Questa regola tutela chi, per motivi personali o burocratici, non ha potuto inoltrare subito la richiesta.

Pensione vecchiaia con 15 anni: la tutela per diverse categorie di lavoratori

Il sistema della pensione vecchiaia, con i suoi requisiti standard e le sue deroghe, è stato pensato per rispondere alle diverse situazioni del mondo del lavoro italiano. I lavoratori con carriere regolari e continue trovano nel requisito dei 20 anni di contributi un obiettivo raggiungibile e chiaro. Allo stesso tempo, chi ha avuto percorsi professionali più frammentati, oppure aveva già accumulato contribuzione prima delle riforme del 1992, può contare su regole più flessibili.

Queste eccezioni non sono semplici concessioni, ma strumenti per garantire equità tra persone che hanno vissuto epoche lavorative diverse o che hanno operato in settori caratterizzati da maggiore precarietà. Ad esempio, un lavoratore stagionale che ha alternato periodi di occupazione e inattività non avrebbe potuto, realisticamente, raggiungere i 20 anni di contribuzione completa: la deroga ai 15 anni diventa quindi essenziale per non penalizzare chi ha comunque partecipato al sistema previdenziale.

Riassumendo

  • La pensione vecchiaia richiede 67 anni e almeno 20 anni di contributi.
  • Contributi validi: obbligatori, figurativi (maternità, malattia, militare) e da riscatto.
  • Deroga a 15 anni per chi aveva 15 anni di contributi entro 1992.
  • Agevolazione anche per autorizzazioni ai versamenti volontari richieste entro dicembre 1992.
  • Lavoratori stagionali o discontinui con 10 anni sotto 52 settimane possono accedere.
  • Pensione decorre dal mese successivo, arretrati garantiti per domande tardive.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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