L’autovelox è quel strumento di controllo della velocità che ogni automobilista teme di incontrare sul proprio cammino. È infatti il dispositivo che, più di ogni altro, porta a multe, contravvenzioni, decurtazione di punti dalla patente e persino alla sospensione del documento di guida.
Da sempre al centro di discussioni e polemiche – tra tolleranza, taratura, omologazione e interpretazioni varie – oggi non parliamo delle consuete contestazioni, ma di una vera e propria truffa legata alle multe per eccesso di velocità. In questo caso non c’entrano né lo Stato né le amministrazioni che gestiscono gli autovelox: i responsabili sono autentici malfattori che sfruttano la paura degli automobilisti per raggirarli.
Multe autovelox sono una truffa, ecco come difendersi
L’autovelox rileva la velocità di un veicolo e, se questa supera il limite, genera una multa con relative conseguenze previste dal Codice della Strada. La particolarità è che queste sono multe differite: l’apparecchio registra la targa, individua il proprietario tramite il PRA e il verbale arriva a casa del trasgressore, con tutte le sanzioni connesse.
Diverso è il caso delle multe in presenza, comminate direttamente da una pattuglia che ferma il veicolo. Proprio questo meccanismo “a distanza” rende vulnerabile il sistema: tutto ciò che può essere notificato successivamente – tramite posta, PEC o e-mail certificate – diventa terreno fertile per i truffatori. Ed ecco che anche le multe autovelox rientrano tra gli strumenti sfruttati dai malintenzionati.
La nuova frontiera dei truffatori: nel mirino le multe differite
In passato erano già circolate false multe per divieto di sosta, lasciate sul parabrezza delle auto e perfettamente identiche a quelle reali.
Complete persino di QR Code per il pagamento. Molti automobilisti, convinti di poter usufruire dello sconto immediato, hanno pagato senza sapere che i soldi finivano nelle mani dei truffatori.
Oggi l’inganno si è evoluto: nel mirino finiscono le multe per eccesso di velocità. Sfruttando il fatto che le notifiche ufficiali arrivano dopo diversi giorni, i truffatori inviano false comunicazioni via SMS o e-mail, fingendo che si tratti di verbali autovelox.
Multe autovelox truffa? Ecco la verità e come agiscono i malfattori
Chi riceve simili messaggi deve sapere una cosa fondamentale: mai una multa autovelox viene notificata tramite SMS o e-mail generiche. Le vere notifiche arrivano solo con mezzi ufficiali (posta raccomandata, PEC, piattaforme certificate).
Lo scopo delle finte comunicazioni è rubare dati personali e bancari. I messaggi, costruiti con loghi e grafiche molto simili a quelle delle amministrazioni pubbliche, contengono un link che invita a pagare subito la sanzione ridotta. E, spesso, con l’avvertimento: “Se non paghi entro 72 ore, la multa raddoppia”.
È una trappola studiata per sfruttare la paura del cittadino e spingerlo a cliccare sul collegamento. Una volta fatto, i dati inseriti finiscono direttamente nelle mani dei truffatori.