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Oggi: 05 Dic, 2025

Crisi birra in Germania senza precedenti, non c’è più religione

Crisi birra in Germania: consumi in calo, birrifici in difficoltà e prezzi in aumento. Un settore simbolo in grave pericolo.
5 mesi fa
2 minuti di lettura
Birra

Chi l’avrebbe mai detto che i tedeschi non bevono più birra? È proprio vero, non c’è più religione. La Germania, simbolo mondiale della tradizione birraria, sta affrontando un momento di difficoltà che non ha precedenti nella sua storia recente. Nei primi cinque mesi del 2025, le vendite di birra hanno registrato un calo del 7% rispetto allo stesso periodo del 2024, fermandosi a 34,5 milioni di ettolitri. Un dato che allarma produttori e consumatori in un Paese dove la birra non è solo una bevanda, ma un pilastro della cultura nazionale e dell’economia.

Questa situazione è il risultato di un insieme di fattori che stanno incidendo profondamente sulle abitudini dei tedeschi.

Da un lato, le nuove generazioni mostrano una maggiore attenzione alla salute e alla forma fisica, preferendo ridurre il consumo di alcolici. Dall’altro, la concorrenza di altre bevande come vini, cocktail e bibite analcoliche sta sottraendo spazio alla birra tradizionale. A preoccupare è anche la crescente popolarità delle birre analcoliche, un segmento di mercato in forte crescita che, pur restando all’interno dell’industria brassicola, erode le vendite delle versioni classiche.

Crisi birra: consumi ai minimi storici in Germania

Il consumo pro capite di birra in Germania è sceso ai livelli più bassi degli ultimi decenni. Nel 2013 ogni cittadino tedesco consumava in media 107 litri di birra all’anno. Nel 2023 questa cifra è diminuita drasticamente a 88 litri. Si tratta di una riduzione che riflette un cambiamento radicale delle abitudini sociali e culturali. Le campagne di sensibilizzazione sul consumo responsabile hanno inciso sulle scelte dei consumatori, così come la crescente attenzione verso il benessere psicofisico.

Molti giovani, in particolare, vedono la birra come una bevanda meno interessante rispetto al passato e orientano le loro preferenze verso prodotti più innovativi o esotici.

Anche le occasioni di consumo si stanno riducendo. Tradizionalmente, la birra è stata la protagonista di eventi sociali come feste, sagre e incontri nei biergarten. Oggi, queste occasioni stanno diminuendo o cambiando volto, con un impatto diretto sulle vendite.

Birrifici storici in difficoltà per la crisi birra

La crisi non si riflette solo sui consumi, ma colpisce duramente anche la struttura produttiva. In Germania operano circa 1.500 birrifici, molti dei quali a conduzione familiare e con secoli di storia alle spalle. Alcuni di questi hanno già chiuso i battenti, come il Gambrinus di Weiden e la Gesellschaftsbrauerei Viechtach, incapaci di sopportare i costi sempre più alti e le vendite in calo.

Le piccole realtà artigianali sono le più esposte a questa tempesta economica. L’aumento dei costi delle materie prime come l’orzo e il luppolo, insieme alle spese energetiche in continuo aumento, ha reso insostenibile per molti produttori mantenere i livelli di redditività necessari per sopravvivere. I birrifici più grandi cercano di resistere puntando sull’innovazione e sull’export, ma non tutti hanno le risorse per riconvertire rapidamente la produzione o affrontare i mercati esteri.

Prezzi della birra in aumento e prospettive future

Per i consumatori tedeschi, la crisi significa anche prezzi più alti.

Bere una birra al bar o acquistare un cartone al supermercato sta diventando sempre più costoso. Gli aumenti dei costi di produzione si stanno inevitabilmente trasferendo sui prezzi finali, riducendo ulteriormente la domanda e aggravando una situazione già complessa. Alcuni birrifici stanno cercando di differenziarsi lanciando nuove linee di prodotti, come birre biologiche, artigianali o a basso contenuto calorico. Altri puntano sulle birre analcoliche per catturare una clientela più giovane e attenta alla salute.

La Germania si trova così di fronte a una sfida epocale: salvaguardare un settore che rappresenta non solo un simbolo culturale, ma anche una parte significativa dell’economia nazionale. Senza interventi mirati e strategie innovative, la crisi della birra potrebbe segnare la fine di un’epoca per il Paese che più di ogni altro ha legato la propria identità a questa bevanda.

In sintesi.

  • In Germania la crisi birra porta consumi ai minimi storici e mette a rischio i birrifici.
  • Nei primi mesi del 2025 vendite giù del 7% e chiusure tra aziende storiche.
  • Aumenti dei prezzi e cambiamenti nelle abitudini dei consumatori aggravano la situazione.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017, scrive per il web dal 2010.
Da autore letterario ha scritto il graphic novel Notteterna e la raccolta di racconti L'Orrore Dentro edita dalla Diana Edizioni.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia potrà mai replicare.

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