Si parla in queste ore – e anche giustamente – del crollo dello spread ai minimi dal 2010. Il rendimento decennale italiano è arrivato ad offrire ieri un premio di 86 punti base o 0,86% rispetto al rendimento tedesco di pari durata. I titoli si sprecano. C’è chi nota che il governo Meloni stia facendo meglio di Mario Draghi, chi pone l’accento sulla nostra ritrovata stabilità politica e chi sulle responsabilità di stati come la Germania. Proprio Berlino ha appena emesso nella mattinata odierna il nuovo Bund a 10 anni, scadenza 15 agosto 2035 e cedola 2,60% (ISIN: DE000BU2Z056).
Caratteristiche del bond decennale tedesco
Come da programma, il Ministero delle Finanze ha raccolto tutti i 6 miliardi di euro offerti, ricevendo richieste per 7,416 miliardi.
Il prezzo medio di emissione è stato di 99,77 centesimi, pari a un rendimento lordo alla scadenza del 2,63%. Il nuovo Bund 2035 maturerà gli interessi a partire dal 4 luglio. Su questa scadenza esisteva già un bond tedesco, ma zero coupon. In quanto privo di cedola, non è immediato effettuare il confronto con gli omologhi internazionali.
E questa emissione ci serve per capire proprio qualcosa di più sullo spread dell’Italia. Fino ad oggi il confronto è stato tra il BTp agosto 2035 con cedola 3,65% (ISIN: IT0005631590) e il Bund febbraio 2035. Dunque, il nostro “benchmark” ha avuto una durata di sei mesi più lunga rispetto al tedesco. E questo un po’ distorce il confronto, dato che il rendimento tende a salire con l’allungarsi della scadenza. Ovviamente, stiamo parlando di differenze di scarso significato all’atto pratico. Nello specifico, però, anche pochi punti possono aggiornare i record a favore dell’Italia.
Bund 2035, spread anche sotto 80 punti?
Infatti, il nuovo Bund 2035 parte già con un rendimento di poco maggiore a quello della scadenza di febbraio. E ciò spinge lo spread ben sotto i 90 punti base che ancora leggerete sugli schermi dei principali provider finanziari. Tendenzialmente, la distanza si assottiglia verso 80 punti. Il rendimento italiano risulta al momento in area 2,45%. Ripetiamo, non cambia praticamente nulla se non per il fatto di poter affermare che l’Italia sia ancora meno cenerentola di un tempo. Al netto della nuova emissione, gli analisti credono che lo spread BTp-Bund potrà stringere anche a 75 punti. Se così, le distanze con la Francia finirebbero per azzerarsi. Specie in considerazione della sempre più grave instabilità politica e del disordine fiscale a Parigi.
giuseppe.timpone@investireoggi.it

