Il trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico tra Europa e Stati Uniti, il TTIP, mira ad eliminare tutte la barriere non tariffarie, come dazi e dogane, per rendere più fluida la commercializzazione tra i due continenti.   Si tratta, quindi, di un accordo commerciale che dovrebbe rendere più agevola la commercializzazione dei prodotti tra Stati Uniti ed Europa ancora in corso di negoziazione. Il negoziato non coinvolge soltanto l’Italia ma i 50 stati Usa e 28 nazioni dell’UE, tra cui anche la nostra; il trattato coinvolgerebbe 820milioni di cittadini.

 

Quali rischi per i consumatori italiani?

La stipula del TTIP tra Usa ed Europa è stata criticata da molte associazioni dei consumatori oltre che da molti cittadini, aziende e consumatori italiani, europei e statunitensi per i rischi che la sottoscrizione porterebbe a correre ai paesi firmatari. Le critiche legate al TTIP in Italia sono:

  • una mancanza di trasparenza circa l’accordo mostrata sia dall’UE che dagli USA. Solo a partire dal 30 maggio parlamentari e funzionari governativi potranno accedere alla lettura dei documenti segreti relativi all’accordo.
  • I benefici derivanti dalla sottoscrizione del TTIP sono stati verificati soltanto dal Center for Economy policy Research di londra, un centro finanziato dalle grandi banche internazionali interessate alla firma del trattato
  • Rischio di andare a rendere libera la circolazione di merci che al momento sono vietate in Europa a causa dell’uso di ormoni, pesticidi e altre sostanze che negli Usa sono ammesse
  • Rischio di commercializzazione di farmaci non totalmente affidabili e controllati
  • Impoverimento progressivo della piccole aziende nazionali che non sarebbero più sostenute dai dazi doganali
  • Aumento dei rischi per cittadini e consumatori perchè le regole in vigore in Europa sono molto più rigide rispetto a quelle in vigore negli Usa che immettono nel mercato prodotti privi di garanzia e controlli, effettuati in un secondo tempo a seguito di class action o indennizzi monetari