Cos’è un selfie se non un semplice autoscatto? Sbagliato, forse un tempo era così, forse ai suoi primordi, ma oggi il selfie ha preso declinazioni che forse non ci saremmo mai aspettati. In poche parole, l’autoscatto 2.0 è diventato qualcos’altro, ha allargato la propria famiglia, e noi ci siamo cascati in pieno, praticamente su tutto, dando sfogo al nostro narcisismo, alla mania di mostrarci in un modo che poi magari è completamente diverso da quello in cui siamo veramente. E dopo il selfie, così, è venuto il belfie, lo helfie, il selfie bikini bridge e quello con la duckface, quando si arcuano le labbra a mo’ di becco d’anatra, per non parlare dei brelfie, nuova mania diffusasi di recente.

 Fenomeni che, come tutte le manie, rischiano di diventare pericolosi, ma sociologicamente parlando rappresentano anche il tempo in cui viviamo, che è quello dell’esternazione, della fine della privacy, della condivisione a tutti i costi e molto spesso forzata.   [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Quanti tipi di #selfie esistono e cosa vogliono dirci veramente?[/tweet_box]   Servirebbe un glossario per tenere a mente cosa significano tutti questi termini che da un momento all’altro sono entrati di prepotenza nel nostro dizionario comune. Dovreste infatti sapere che selfie, beh lo sapete tutti, è il classico autoscatto, mentre quello “bikini bridge” è quello solitamente fatto sulla spiaggia, che mostra le curve della pancia in corrispondenza con le linee delle cosce, e quello “duckface” è quando l’autoscattante sporge le labbra in avanti.   Queste sono le varianti del selfie che tengono quest’ultimo come termine identitario, ma in seguito sono sorti altri tipi di selfie, come il belfie – l’autoscatto che mostra il lato B – o il brelfie – l’autoscatto mentre si allatta il proprio figlio , poi c’è lo helfie – che ci tiene a condividere al mondo il nuovo taglio di capelli o acconciatura – e il nailfie – focalizzato invece sulla più recente manicure – senza ovviamente dimenticare il welfie, che ci immortala mentre stiamo in palestra o mentre stiamo curando il nostro corpo – incrocio tra wellness e selfie.
  Tutti questi tipi di selfie hanno ovviamente un minimo comune denominatore: la mania del narcisismo, diventata ormai qualcosa che va oltre ogni comprensione e che diversi Vip hanno saputo sfruttare benissimo per dare un nuovo smalto alla propria popolarità, che si sfoga nello spazio per eccellenza adibito a questo tipo di comportamenti, ovvero la sfera virtuale dei social network, Facebook e Instagram su tutti: la vetrina della propria immagine, il desiderio incarnato di condividere con tutti – anche con gli sconosciuti – la propria immagine, che sia al risveglio o dopo il raggiungimento dell’orgasmo, che sia con un gruppo di amici o che si mescoli con un bel foodporn, l’altra mania di fotografare il cibo che mangiamo.   Cosa ci dicono questi selfie? Qualcuno risponderebbe la vacuità esistenziale del genere umano, altri invece replicherebbero con un più semplice “è la moda del momento”: la verità? Come sempre, sta nel mezzo.