Sta per arrivare in Italia il nuovo gioco Pokémon Go: il download, salvo problemi di sorta dell’ultimo minuto, dovrebbe essere disponibile già a partire dal 15 luglio. In realtà, problemi ci sono stati proprio perché, attendendo la versione ufficiale, per i dispositivi con iOS e Android è stato reso disponibile un file APK con il quale poter dare inizio, in maniera anticipata, alla propria avventura personalizzata alla ricerca dei Pokémon. Nel frattempo, però, alcuni incidenti di percorso hanno fatto circolare, in maniera incontrollata, una voce secondo la quale era meglio non scaricare il file APK perché conterrebbe virus: la notizia non è del tutto infondata ed è vero che molti device Android hanno realmente scaricato, insieme all’app Pokémon Go, un malware piuttosto insidioso.

Ecco, allora, come riconoscere il file APK con il virus e come giocare serenamente alla app che sta facendo perdere la ‘testa’ a mezzo mondo.

Pokémon Go: download APK ‘sicuro’

Il file APK per iniziare la propria esperienza di realtà aumentata con Pokémon Go circola già da tempo, ma in una delle versioni che comunemente si trova sul web è stato incorporato un virus che sta creando grandi problemi agli utenti Android. Ecco come riconoscerlo e non ‘cascarci’. L’identificazione è avvenuta grazie a Proofpoint e ha per oggetto un APK specifico che, mediante un malware, fa in modo che il device Android infetto possa essere controllato a distanza. In un primo momento, sembrava impossibile capire come risolvere la questione, ma poi la procedura si è rivelata piuttosto semplice. Per riconoscere se la versione di download del fila APK di Pokémon Go è infetta basta semplicemente accedere alla sezione ‘Impostazioni’ del nostro smartphone e controllare che tutte le spunte siano in ordine: nella versione ‘senza virus’ si noterà che la app Pokémon Go chiede semplicemente di poter accedere alle solite funzioni (e cioè: posizione, fotocamera, bluetooth, rete dati, account e vibrazione), mentre in quella con il file APK infetto chiede di poter accedere ai contatti, al telefono, ai messaggi e alla cronologia di navigazione, oltreché al wi-fi e al microfono.

Il suggerimento, comunque, resta quello di utilizzare sempre un antivirus che consenta il riconoscimento dei virus nel momento in cui si esegue l’installazione di una app.

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