I migliori auguri per la Festa del Papà 2017: poesie d’autore e non, frasi intelligenti, scherzose e divertenti per stupire una delle persone che amiamo di più su WhatsApp e Facebook.

Avete già pensato come stupire vostro padre con una poesia da inviare via WhatsApp o Facebook il giorno stesso, il 19 marzo, della festa del papà? Sì, perché anche se viviamo in un mondo dominato dalla tecnologia, i pensieri più dolci e divertenti possono viaggiare anche sui canali social ed è sicuro che qualunque padre non potrà che gioire, ridere o commuoversi quando vedrà arrivare sul proprio smartphone un augurio speciale e sentito come quelli che abbiamo intenzione di mostrarvi in questo articolo.

Poesie per il papà sono tantissime e, tra le tante, ne abbiamo segnalata anche una dello scrittore e poeta Gianni Rodari, di una bellezza e di una intelligenza davvero unica. Ecco, allora, la nostra selezione, sperando di aver trovato una poesia adatta per ogni tipo di rapporto e situazione, per raccontare al meglio il significato della festa del papà.

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Auguri festa del papà 2017: Rodari e la poesia da inviare via Whatsapp o Facebook

Gianni Rodari non è assolutamente soltanto un autore per bambini, ma uno dei più intelligenti scrittori che l’Italia ha avuto nella seconda metà del XX secolo. Regalare parole è una delle cose più belle e, probabilmente, vedersele arrivare proprio la mattina del 19 marzo via Facebook o Whatsapp potrebbe essere davvero un’idea speciale. Ecco, allora, la poesia per il papà di Gianni Rodari, dove si sottolinea la durezza del lavoro. Se anche vostro padre lavora tanto, ma vi ama come nessun altro al mondo, ecco il pensiero più adatto per la festa del papà 2017:

Passeggiata domenicale

Io vado a spasso per la città,

senza una mèta vago qua e là.

In piazza Navona mi fermo a guardare

quelli che stanno il gelato a leccare.

In piazza Esedra reato incerto:

sentire gratis il concerto,

o sedermi, alla romana,

sull’orlo fresco della fontana?

Ma è zeppo, l’orlo di cemento:

ci siedono già persone duecento.

Si godono il fresco le famiglie,

la mamma, la suocere con le figlie.

E il babbo dov’è, per far pari?

E’ a casa a fare gli straordinari.

Ogni domenica per la via,

si fa il passeggio dell’economia.

Altre belle poesie per il papà di Gianni Rodari sono le seguenti (che potrete trovare comodamente inserendo il titolo all’interno del motore di ricerca di Google): L’avventura dello Zero, A voce bassa, La Bella Addormentata, Che cosa ci vuole, Carnevale, Como nel comò, I colori dei mestieri, Dopo la pioggia, La dinastia dei Poltroni, Le favole a rovescio, Filastrocca impertinente, Filastrocca di primavera, Girotondo di tutto il mondo, Gli odori dei mestieri, Il mago di Natale, Il pianeta degli alberi di Natale, Il paese dei bugiardi, Il punto interrogativo, Il Pellerossa nel Presepe, La sala d’aspetto, La tribù degli indiani Cucù, Teledramma, Lo zampognaro, Il vestito di Arlecchino.

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Auguri festa del papà 2017: auguri, fraasi e poesie da inviare via Facebook e WhatsApp

Ma le poesie per il papà e per la sua festa sono davvero tantissime. Ce ne sono di tutti i tipi e tutti i gusti e, anche se spesso possono sembrare un po’ infantili, sono invece assolutamente delicate e vere, come questa di Musacchio:

Cos’è un papà

Il papà non è solo

l’amico delle capriole sul letto grande

Non è solamente l’albero al quale mi arrampico

come un piccolo orso

non è soltanto chi tende con me l’aquilone nel cielo.

Il papà è il sorriso discreto che fa finta di niente

è l’ombra buona della grande quercia

è la mano sicura che mi conduce nel prato

e oltre la siepe.

Ci sono, però, tante situazioni che possono raccontare il rapporto tra un padre e un figlio e così troviamo molto delicata questa poesia per il papà del famoso poeta Camillo Sbarbaro:

Padre, anche se

Padre, se anche tu non fossi il mio

padre, se anche fossi a me un estraneo,

per te stesso, egualmente t’amerei.

Ché mi ricordo d’un mattin d’inverno

che la prima viola sull’opposto

muro scopristi dalla tua finestra

e ce ne desti la novella allegro.

Poi la scala di legno tolta in spalla

di casa uscisti e l’appoggiasti al muro.

Noi piccoli stavamo alla finestra.

E di quell’altra volta mi ricordo

che la sorella, mia piccola ancora,

per la casa inseguivi minacciando.

(la caparbia avea fatto non so che)

Ma raggiuntala che strillava forte

dalla paura, ti mancava il cuore:

chè avevi visto te inseguir la tua

piccola figlia e, tutta spaventata,

tu vacillante l’attiravi al petto

e con carezze dentro le tue braccia

avviluppavi come per difenderla

da quel cattivo ch’era il tu di prima.

Padre, se anche tu non fossi il mio

padre, se anche fossi a me un estraneo,

fra tutti quanti gli uomini già tanto

pel tuo cuore fanciullo t’amerei.

Infine, è sempre possibile che il nostro papà non ci sia più, ma noi vogliamo dedicargli comunque un pensiero, e magari lasciare il nostro messaggio su Facebook. Ecco una splendida poesia di Alfonso Gatto:

A mio padre

Se mi tornassi questa sera accanto

lungo la via dove scende l’ombra

azzurra già che sembra primavera,

per dirti quanto è buio il mondo e come

ai nostri sogni in libertà s’accenda

di speranze di poveri di cielo

io troverei un pianto da bambino

e gli occhi aperti di sorriso, neri

neri come le rondini del mare.

Mi basterebbe che tu fossi vivo,

un uomo vivo col tuo nome è un sogno.

Ora alla terra è un’ombra la memoria

della tua voce che diceva ai figli:

“Com’è bella la notte e com’è buona

ad amarci così con l’aria in piena

fin dentro il sonno”. Tu vedevi il mondo

nel plenilunio sporgente a quel cielo,

gli uomini incamminati verso l’alba.