A quanto pare non sta andando affatto bene l’esperienza di Elon Musk con Twitter e gli effetti negativi si stanno ripercuotendo già sulla società, tanto che Mastodon, la concorrenza silenziosa che finora nessuno conosceva, è arrivato a ottenere ben 7 milioni di utenti.

Cosa sta succedendo al social dei cinguettii? A quanto pare le mosse del neo proprietario non stanno sortendo gli effetti sperati e gli stessi utenti stanno storcendo molto il naso. Del resto, anche il nuovo proclamo relativo al bollino blu a pagamento ha creato non poche polemiche.

Mastodon, altro che Twitter

Cosa sappiamo invece di Mastodon? A quanto pare la società ha di recente pubblicato un comunicato nel quale spara forte proprio sulla più nota piattaforma avversaria:

“La gente vota con i piedi. Il futuro dei social media non deve appartenere a un miliardario, può essere nelle mani dei suoi utenti”.

Insomma, parole grosse che vanno a colpire nuovamente il magnate che ha acquistato la piattaforma. Se inizialmente il suo ingresso in società era visto come una ventata di aria fresca, ora sembra destare proprio le impressioni opposte e tutti cercano un’alternativa a ciò che finora Twitter aveva offerto.

Cosa c’è sulla piattaforma della concorrenza?

Un grande successo per una piattaforma che finora in pochi conoscevano. A giudicare dai numeri invece pare proprio che il successo stia arrivando. Secondo il grafico pubblicato sul profilo @mastodonusers gli utenti della piattaforma sono esattamente 7.349.208, con un aumento di 626.210 nell’ultima settimana. E dire che il suo ideatore e fondatore aveva solo 23 anni quando l’ha lanciata, e ora si ritrova invece con un potenziale successo tra le mani.

Mastodon è stato lanciato online nel 2016 dal programmatore tedesco Eugen Rochko, un piccolo genio dell’informatica che è riuscito a creare un sistema totalmente indipendente con server differenti e quindi decentralizzati che assicurano la massima sicurezza.

Ecco le parole di Rochko:

“L’esperienza d’uso di Mastodon è simile a Twitter, con un feed scorrevole di post che arrivano da singoli account seguiti. Ma sul nuovo social non c’è nessun algoritmo che determina la visibilità dei post in base alla popolarità complessiva o altri criteri. La differenza principale con Twitter è che Mastodon è una rete decentralizzata, formata da server differenti, anche indipendenti, che si aggiungono tramite un protocollo di comunicazione. Questo restituisce la sensazione di usare una piattaforma unica e omogenea”.

Insomma, se avete voglia di un social in stile Twitter, ma proprio non vi va la nuova gestione di Musk, allora date uno sguardo alla piattaforma in questione, potrebbe essere la soluzione giusta per le vostre esigenze.