Anche i bambini devono poter possedere uno smartphone e un tablet: questa l’idea del Gruppo Lisciani, che dopo aver lanciato sul mercato Mio Tab, ovvero il tablet realizzato appositamente per i più piccoli, ecco che introduce nel settore anche Mio Phone, smartphone adatto a un pubblico infantile, dai 6 ai 12 anni. Mio Phone è estremamente sicuro, offre garanzie di protezione grazie a filtri di sicurezza per internet e garantisce la presenza di un accurato sistema di geolocalizzazione affinché i genitori sappiano sempre dove si trovino i loro figli.

Dotato di una scheda tecnica interessante, Mio Phone si avvale infatti di Firewall 3 Plus e Parental Control affinché tutto sia messo sotto controllo e non sfugga di mano: dalle chiamate in entrate e in uscita, ai messaggi inviati e ricevuti, fino all’utilizzo delle applicazioni, alla cronologia dei siti web visualizzati sui siti internet, ai contenuti multimediali visualizzabili e ai contatti presenti nella rubrica.  

Mio Phone: scheda tecnica

Mio Phone del Gruppo Lisciani si avvale inoltre di una scheda tecnica piuttosto interessante: cominciando dal display da 5 pollici e proseguendo con un processore quad core equipaggiato da 1 GB di RAM e da 8 GB di memoria interna espandibile tramite microSD. Il dispositivo vanta inoltre due fotocamere: un sensore posteriore da 5 megapixel e un sensore anteriore da 2 megapixel. Chiudono il fronte delle caratteristiche tecniche l’OS Android con cui gira e la batteria da 2.100 mAh. Inoltre, Mio Phone avrà già preinstallate circa 100 applicazioni, tra cui moltissimi giochi adatti a un’utenza di bambini.  

Mio Phone: la sicurezza

Abbiamo già parlato dei filtri sicurezza, della protezione garantita ai bambini e dal Parental Control che potrà gestire tutte le informazioni in entrata e in uscita dal dispositivo. Molto interessante è tuttavia l’applicazione che renderà possibile seguire il dispositivo attraverso il Gps integrato: questa funzione, infatti, permetterà ai genitori di conoscere sempre l’esatta ubicazione dei loro figli.

La sicurezza inoltre è garantita anche da un accessorio molto interessante, vale a dire gli Auricolari Parental Control, che, a discrezione dei genitori, permetterà di impostare l’obbligo di indossare le cuffie per le chiamate in entrata e in uscita, evitando così spiacevoli problemi susseguenti a un eventuale surriscaldamento del dispositivo dopo minuti o ore di utilizzo quando si trova a contatto con il padiglione auricolare.  

Mio Phone secondo Franco Lisciani

L’amministratore delegato del Gruppo Lisciani, Franco Lisciani, ha così spiegato l’avvento di Mio Phone nel settore in occasione della presentazione ufficiale del dispositivo:  

Secondo un recente studio effettuato dalla Einstein Medical Center di Philadelphia, il 33% dei bambini statunitensi al di sotto di un anno interagisce spesso e volentieri con un tablet o uno smartphone. In Italia la tendenza non è affatto diversa: secondo Eurispes, infatti, questa percentuale sale al 38% quando il bambino raggiunge i 2 anni di vita. A 8 anni il 72% gioca regolarmente con i dispositivi dei genitori. Quindi è normale che a 6 anni chiedano già un cellulare. Per questo motivo, in linea con la nostra filosofia aziendale e mettendo il nostro know how al servizio delle famiglie, abbiamo creato un telefonino capace di intrattenere i bambini in modo educativo e assicurare la giusta tranquillità ai genitori. Questo prodotto, ci teniamo a precisarlo, non deve in alcun modo precludere o sostituirsi ad altre forme di intrattenimento quali: lettura, musica, gioco con gli amici o sport. Queste sono tutte attività che contribuiscono in modo positivo alla formazione dei ragazzi, affinché comprendano che la tecnologia debba essere vista come una delle tante opportunità per passare il tempo.  

Mio Phone: uscita e prezzo

Mio Phone è già disponibile sul mercato a un prezzo di 144,99 euro ed è disponibile nei colori rosso e blu. Chissà che non possa essere considerato come un possibile regalo da inserire nell’elenco dei regali per il prossimo Natale.

Noi ci teniamo però a focalizzarci sull’ultima parte del comunicato di Lisciani: la tecnologia deve essere solo un’altra forma di intrattenimento e non l’unica. Solo così la tecnologia affidata ai più piccoli può avere un senso autentico che proceda nella direzione di una corretta formazione educativa e crescita personale.