La privacy e la sicurezza sono due parole chiave molto importanti al giorno d’oggi, anche se facciamo di tutto per dare in pasto ad altri i nostri dati personali e le nostre informazioni, utilizzando quotidianamente social network – principalmente – ma anche servizi di messaggistica istantanea. Forse sarà per questo che è stato inventato Snapchat, chat che si distingue per la possibilità di inviare messaggi che si autodistruggono dopo essere stati letti, ma anche servizi come Confide, per il PC – e il nome è già emblematico di per sé.
- Usabilità: Kibo è sfruttabile attraverso qualsiasi tipo di servizio di messaggistica, nel quale svolge impeccabilmente la sua funzione di rendere segreti i messaggi;
- Privacy: per tenere i messaggi che si vuole restino segreti lontani da occhi indiscreti, sia da chi ruba il vostro cellulare sia da chi vi getta l’occhio per pura curiosità;
- Affidabilità: visto che l’applicazione è utilizzabile attraverso le principali chat e i servizi di messaggistica che già utilizzate;
- Velocità: Kibo privilegia anche la rapidità, visto che consente di inserire frasi preimpostate per velocizzare la messaggistica privata.
Ma tutti i messaggi inviati e ricevuti tramite Kibo dove finiscono? Gli sviluppatori vogliono rassicurare gli utenti, affermando come il team dietro Kibo sia costantemente a lavoro per garantire la riservatezza delle comunicazioni. “Stiamo salvando tutti i messaggi usando il nostro server speciale, ma tutti i messaggi vengono salvati in forma anonima e nessuno potrà associare un messaggio a un utente specifico”. Per chi fosse interessato, l’app Kibo è attualmente scaricabile dall’App Store, visto che almeno in questa prima fase del lancio, sarà disponibile solo per iOS.