Prima di cominciare, si precisa che questo articolo ha un unico intento, quello informativo. Questo perché quando si parla di Darknet e Deep Web, il confine con l’illegalità, per la vulgata comune, è molto labile. In verità la Darknet può essere utilizzata anche per altri scopi, molto più nobili, come accedere a informazioni altrimenti protette e ostacolate dalla censura dei propri governi. Comunque spesso si sente parlare di Darknet e di Deep Web in modo molto oscuro, quindi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e andiamo a spiegare cosa sono e a cosa servono.

 

Internet, Darknet, Deep Web e Onion

Immaginiamo internet come una linea. Ora immaginiamone un’altra, parallela ad essa: quest’ultima è la Darknet. Se volete possiamo anche immaginare un rombo, la cui metà inferiore è invisibile, forse perché è incastrata sotto terra o sotto l’acqua. Il triangolo superiore, ovvero quello visibile, rappresenta internet, mentre quello inferiore e nascosto rappresenta la Darknet.   Sostanzialmente internet e Darknet sono due facce della stessa medaglia, solo che una parte è visibile e l’altra no. Ecco, immaginate la Luna: ci sarà una parte che vedremo sempre e un’altra che non vedremo mai. La parte che non vedremo mai, quella faccia nascosta della Luna è la Darknet. Solo che la Darknet è molto, ma molto più grande dell’altra faccia della luna.   Internet “in chiaro” non contiene i risultati che potremmo trovare sulla Darknet, anche se c’è chi afferma che con diversi metodi sia possibile farli comparire. Parliamo di metodi praticati da esperti e su cui naturalmente non possiamo approfondire. Comunque, generalmente, cercando su Google o su un qualsiasi altro motore di ricerca, i contenuti della Darknet non appariranno mai.  

Il glossario della rete oscura

Facciamo un po’ di chiarezza, cercando di formulare un piccolo glossario del “lato oscuro di internet”:  

  • Internet: si può definire in molti modi, tanto che è difficile trovare quello giusto e perfetto. Parimenti si può definire internet come un insieme di reti di computer mondiale e interconnesse che garantiscono un accesso pubblico capaci di comunicare attraverso l’utilizzo dei protocolli TCP/IP.
  • Darknet: anche su questa terminologia c’è molta confusione sulla sua definizione. Si può definire Darknet quell’insieme di reti “oscure” provviste di contenuti non pubblici e non indicizzati dai motori di ricerca tradizionali e sulla quale si naviga in forma anonima.
  • Deep Web: contiene circa il 96% dell’universo digitale, contro il 4% contenuto nella tradizionale Internet. Vi si può trovare di tutto, e quando diciamo di tutto intendiamo “di tutto”.
  • Onion: i siti Onion sono quelli costruiti su Tor (acronimo che sta per The Onion Routing) e sono siti anonimi e non pubblici, quindi non reperibili né bloccabili e sono raggiungibili solo attraverso Tor, che è un protocollo nato appositamente per restare anonimi durante la navigazione. Tor è solo uno dei tanti modi che consentono di nascondere il proprio indirizzo IP garantendo l’anonimato attraverso una serie di trasferimenti della connessione tra diversi computer sparsi nel globo. Per accedere alla Darknet è possibile utilizzare anche servizi VPN, ovvero delle reti private virtuali.

  Quindi l’equazione risulta semplice: il web corrisponde al deep web e internet corrisponde alla darknet in termini di definizione.

 

Cosa accade nella Darknet?

Avete presente quando cercate qualcosa su Google, e il motore di ricerca, soprattutto oggi con il diritto all’oblio, vi informa che dalla ricerca sono stati cancellati alcuni risultati? Bene, la cancellazione dei risultati sulla Darknet non avviene mai. Non c’è censura, non c’è blocco di siti, non c’è cancellazione dei risultati della ricerca. Ciò fa sì che sulla Darknet si possono trovare miliardi e miliardi di risultati in più rispetto a internet, ma i contenuti che vi si reperiscono possono essere anche di natura illegale, e non parliamo di semplice pirateria di contenuti multimediali, tanto per fare un esempio, ma anche di informazioni che e contenuti che hanno a che fare con la criminalità vera e propria.

 

Quali pericoli sulla Darknet?

Certamente la Darknet fa più notizia per l’illegalità che circola in queste reti, ma all’intero della “rete oscura” possiamo trovare veramente di tutto. L’illegalità non consiste nella navigazione anonima, bensì nell’attuazione di pratiche criminali che sfruttano la stessa.   La Darknet, questo sì, è il paradiso dei malware: è da qui infatti che provengono le minacce che mettono in pericolo i nostri computer e la nostra sicurezza, ma non sono gli unici pericoli che offre la Darknet. Navigare sulla rete oscura, quindi, non è una passeggiata e ovviamente vi sconsigliamo vivamente a farlo: tra i pericoli più comuni figurano il furto di informazioni sensibili, la già citata propagazione dei malware, violazione della privacy, truffe, worm, i virus e tanto (tanto!) altro ancora.   Pedopornografia, killer a pagamento, vendita libera di sostanze stupefacenti: c’è perfino il lato oscuro di Wikipedia, Hidden Wiki, che mette in bella mostra link che indirizzano a siti illegali.   Ma la Darknet non è solo pericoli: la rete oscura è anche una possibilità per gli attivisti di quei Paesi dove domina la censura di scambiarsi informazioni e cercare di catturare le notizie dal mondo che i governi non vogliono far passare. Si dice anche che sia stato utilizzato per la Primavera Araba. E naturalmente è stata sfruttata per le rivelazioni di Wikileaks.   La Darknet contiene dunque tutto quello che non avreste mai voluto vedere e chiedere, ma consente anche di essere sfruttata per conoscere alcune scomode verità. A patto, ovviamente, di saperla usare. Cosa che, si ribadisce ancora una volta, sconsigliamo vivamente.