Le grandi aziende non stanno ferme a guardare, piuttosto si adeguano con i tempi che arrivano, e se si tratta di nuove tecnologie ancora meglio: è con questo spirito che Barilla, in collaborazione con Thingarage, ha promosso in estate un concorso dal titolo emblematico – Print Eat – che invitava i designer in un contest del tutto particolare e moderno: disegnare nuove forme di pasta attraverso la stampa 3D. In premio un totale di 2400 euro per i primi 3 vincitori (800 euro a testa, più la realizzazione del formato per il vincitore assoluto).

Ciò che è uscito fuori ha veramente dell’ingegnoso e – non poteva essere altrimenti – fa di certo venire l’acquolina in bocca.  

Ecco cosa hanno presentato i 3 vincitori del concorso Print Eat

Il vincitore è stato un industrial designer francese, Loris Tupin, che ha ideato la nuova forma di pasta dal nome Rosa. Particolarissimo tipo di pasta che sboccia proprio come una rosa quando viene messo nell’acqua bollente per la cottura. L’idea è veramente geniale e merita sicuramente la realizzazione. barilla-rosa-cover   Tra gli altri premiati spiccano gli italiani Danilo Spiga e Luis Fraguarda di Cagliari, che hanno ideato la complessa Vortipa, un vortice intriso di spigolature e intrecciature che senza la stampa 3D sarebbe stato davvero impossibile realizzare. barilla-vortipa   Il terzo premiato è stato un altro designer italiano, tale Alessandro Carabini, che ha creato Lune, un formato di pasta che rassomiglia alla Luna con tanto di crateri – mari – ideali per raccogliere il sugo e i condimenti in generale. Anche questa idea è a suo modo geniale. barilla-lune  

“Qualunque sia il futuro della pasta, Barilla sarà lì”, ha affermato l’entusiasta Research Vice President dell’azienda, Michela Petronio. Il futuro di Barilla comincerà proprio da Rosa: dalla stampa 3D all’acqua bollente per la cottura il passo sarà breve. Speriamo molto breve.