Da tanti anni ormai il grande fratello di Orwell è realtà, il controllo che la tecnologia opera su di noi ora trova un nuovo esempio, stavolta ancora più in tema con il capolavoro 1984 del noto scrittore, ma è probabile che, almeno per una volta, tale esempio possa palesarsi in positivo. Stiamo, infatti, parlando di Clearview AI, un software per il riconoscimento facciale che scova i volti delle persone dal suo enorme database raccolto sui social.

Clearview AI, il database

Cosa fare con un database così enorme? Clearview AI, nome sia della start up che ha creato il software, sia della app in questione, è un programma che permette grazie all’intelligenza artificiale di scovare coloro che si sono macchiati di qualcosa di illecito.

Viene infatti usato dalle forze dell’ordine, si parla di oltre 600 forze di polizia, ma solo di recente se n’è scoperta l’esistenza grazie a un articolo apparso sul New York Times.

Questo software raccoglie le foto dai social, o da internet in generale, quindi su Youtube e altri siti web anche di video, oltre che naturalmente Instagram, Facebook e tutti gli altri siti dove è possibile condividere un’immagine personale. Il suo database infatti conta ben 3 miliardi di immagini. E qui viene la nota dolente. Tale software infatti non cancella le immagini una volta assimilate e archiviato il caso.

A tal proposito infatti Facebook si è detto molto scettico sul rispetto della privacy riguardo tale app. Ad ogni modo, il suo utilizzo sembra davvero importante, diversi i casi risolti da questa app, con assassini, ladri e stupratori scovati grazie all’intelligenza artificiale del software. Il prezzo dell’abbonamento è di 10 mila dollari, naturalmente non è offerto al pubblico, ma solo ale forze dell’ordine.

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