Superbonus 110: a 5 anni dai lavori arriveranno controlli fiscali sul 730 e sui documenti per la cessione del credito. Non fatevi trovare impreparati

Anche a 5 anni dai lavori (e oltre) possono arrivare controlli 110 (superbonus) sul 730 e sui documenti necessari al beneficio
3 anni fa
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Superbonus, a 5 anni dai lavori i controlli fiscali sul 730 (e non solo)

I controlli 110 (quelli fiscali) possono arrivare anche dopo 5 anni dalla dichiarazione dei redditi contenente l’ultima delle quote di detrazione o l’ultima delle quote oggetto di cessione credito.

Per comprendere quanto detto, dobbiamo ricordare che il bonus 110 si concretizza in una detrazione fiscale, con possibilità di opzione per lo sconto in fattura o cessione credito.

La detrazione è da godere in 5 quote annuali di pari importo (se trattasi di spese sostenute nel 2020 e 2021) o 4 quote annuali di pari importo (se tratta spese sostenute dal 2022 in poi).

Possono formare oggetto di cessione credito anche le rate residue di detrazione. Quindi, ad esempio, il contribuente gode di due quote di detrazione in dichiarazione redditi e poi cede le restanti 3 delle 5 quote totali.

Detto ciò vediamo per quanto tempo il contribuente deve conservare la documentazione necessaria per il beneficio. Ciò serve a non farsi trovare impreparati a eventuali controlli 110 da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Quest’ultima, infatti, potrebbe chiedere di esibire la documentazione prevista (asseverazioni, bonifico parlante con cui sono pagate le spese, fatture di spese, titoli edilizi, ecc.).

Controlli 110, come non farsi trovare impreparati

La tempistica dei controlli 110 (quelli fiscali) è legata alla dichiarazione dei redditi. Ci riferiamo al Modello 730 e Modello Redditi e alla documentazione comprovante i dati inseriti (spese detraibili, redditi, ecc.). La vigente normativa prevede che, occorre conservare il tutto per 5 anni dalla data di presentazione della dichiarazione stessa.

Prendiamo, ad esempio, la Dichiarazione dei Redditi 2022 (anno d’imposta 2021). Questa deve essere presentata entro il 30 novembre 2022. Pertanto, bisogna conservare il tutto fino al 31 dicembre 2027.

Occorre, tuttavia, tener presente che se in dichiarazione redditi sono indicate spese detraibili o deducibili ripartite in più anni, il citato termine parte dall’anno in cui è stata presentata la dichiarazione in cui è indicata la rata.

Esempio

Nel Modello 730/2022, sono indicate spese da bonus 110 fatte nel 2021.

La detrazione è da ripartire in 5 rate annuali di pari importo. In questo caso, poiché l’ultima delle 5 rate sarà goduta nel Modello 730/2026 (anno d’imposta 2025), la conservazione dovrà avvenire fino 31 dicembre 2031.

Il tempo di conservazione (5 anni dalla data di presentazione della dichiarazione), dunque, deve partire dalla presentazione dell’ultima dichiarazione contenente l’ultima delle quote di detrazione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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