Sul calcolo pensione delle donne incide quanto guadagna il marito? Strano ma vero (in questo caso)

Sul calcolo pensione delle donne incide quanto guadagna il marito? Ecco tutto quello che c'è da sapere in merito.
4 settimane fa
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pensione donne
Foto © Pixabay

Sul calcolo dell’assegno pensionistico incide il reddito del marito? Come canta Carmen Consoli con il brano Fiori d’arancio: “Ricordo il giorno del mio matrimonio, l’abito bianco di seta ed organza. Fiori d’arancio intorno all’altare, aspettavo il mio sposo con devozione”.

Il giorno del matrimonio è senz’ombra di dubbio uno dei più belli nella vita di una coppia.

Una tappa importante, che segna l’inizio di una nuova fase della propria esistenza che si decide di voler condividere con la persona amata. Un legame che non coinvolge soltanto i sentimenti, ma anche questioni di carattere pratico. La vita di coppia, d’altronde, non è soltanto cuoricini e passeggiate al tramonto.

Bensì richiede anche compromessi, pazienza e la capacità di affrontare insieme le difficoltà quotidiane. Tra quest’ultime si annovera, ad esempio, la gestione del budget familiare.

Chi ha diritto all’integrazione al trattamento minimo

Tante sono le spese che ogni famiglia deve affrontare, finendo così per ridurre il proprio potere d’acquisto. Proprio in tale ambito giocano un ruolo importante lo stipendio e la pensione che permettono di ottenere i soldi necessari per sostenere le varie spese. Gli importi di tale entrate non sono uguali per tutti. Possono, infatti, risultare differenti a seconda della propria età, esperienza, tipo di carriera e tanti altri fattori che contribuiscono a determinare l’importo finale.

In particolare, per quanto riguarda l’assegna pensionistico, ad avere un ruolo importante si annoverano elementi come il montante contributivo, la retribuzione, il tipo di mansione, l’età al momento della pensione e il coefficiente di trasformazione.

Ma sul calcolo dell’assegno delle donne incide anche quanto guadagna il marito?

Ebbene, come già detto l’importo della pensione viene definito tenendo conto dei parametri prima citati. Nel caso in cui l’importo sia particolarmente basso, allora il soggetto interessato ha diritto all’integrazione al trattamento minimo. Quest’ultimo, come spiegato sul sito dell’Inps, per l’anno 2025 è pari a 603,40 euro al mese.

Sul calcolo pensione delle donne incide quanto guadagna il marito? Strano ma vero (in questo caso)

L’integrazione al trattamento minimo però, è importante sottolineare, viene riconosciuta solamente nel caso in cui si rispettino determinati requisiti reddituali, che attestino un’evidente situazione di difficoltà economica. Entrando nei dettagli bisogna sapere che se il reddito personale del pensionato è superiore al doppio del trattamento minimo annuo non si ha diritto a tale integrazione.

Stesso discorso nel caso in cui il reddito coniugale sia superiore a quattro volte il trattamento minimo. Ne consegue che non si ha diritto all’integrazione se il reddito personale supera quota 15.688,40 euro. Tale soglia è fissata a quota 31.376,80 euro se coniugato e si considera, pertanto, il reddito di coppia.

Per il diritto all’integrazione si prende dapprima in considerazione il reddito del titolare in rapporto al limite individuale. Se il titolare è coniugato e non ha superato il limite individuale, allora si prende in considerazione il totale dei redditi della coppia. In particolare si ha diritto all’integrazione piena al trattamento minimo in presenza di reddito personale pari a massimo 7.844,20 euro.

Tale soglia è pari a 23.532,60 euro se si considera il reddito del coniuge.

L’integrazione è riconosciuta in modo parziale se il reddito supera il tetto minimo, ma non quello massimo sopra indicato. In caso di dubbi si consiglia di consultare il sito dell’Inps o rivolgersi a un CAF e patronato per ottenere maggiori informazioni in merito, tenendo conto della propria situazione personale.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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