Il presunto genocidio degli afrikaner, la minoranza bianca discendente dai colonizzatori dell’attuale Sudafrica, è stato al centro dei colloqui (tesi) tra il presidente Donald Trump e il suo omologo Cyril Ramaphosa allo Studio Ovale della Casa Bianca. Il primo ha rimproverato al secondo e in diretta televisiva davanti a decine di telecamere di portare avanti una politica di espropriazione delle terre ai bianchi e di persecuzione nei loro confronti. Il secondo si è difeso, sostenendo che il problema della criminalità riguarda neri e bianchi e ha negato che vi siano atteggiamenti discriminatori nei confronti della minoranza.
Afrikaner rifugiati negli USA
Nei giorni scorsi, 49 afrikaner sono stati accolti negli Stati Uniti a seguito di richiesta di asilo politico.
A loro sarà garantito un iter accelerato per ottenere la cittadinanza americana. Lo scontro tra Pretoria e Washington risale all’inizio dell’anno, quando la prima approva una legge per l’esproprio delle terre senza indennizzo. Trump reagisce tagliando i fondi al Sudafrica, fondamentali tra l’altro per la lotta all’AIDS. L’economia emergente è già in affanno. Gli investitori non vedono di buon occhio queste tensioni, né nutrono più grosse speranze sul nuovo governo nato dall’alleanza inedita tra African National Congress (ANC) e Alleanza Democratica (AD).
Il primo fu il partito di Nelson Mandela e rappresenta la popolazione nera, mentre il secondo è più rappresentativo degli afrikaner e ha inclinazioni liberali. L’alleanza insieme ad altre formazioni minori si è resa indispensabile dopo che alle elezioni del maggio 2024 l’ANC perse la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento e ottenne poco più del 40% dei consensi.
In caso di sfiducia al presidente Ramaphosa, i sondaggi indicano che l’ANC scenderebbe al secondo posto, dietro AD. Un fatto clamoroso, che si spiega con le pessime condizioni economiche e sociali del Sudafrica.
Criminalità incontrollata
Il dramma degli afrikaner s’inserisce all’interno di un panorama terribile. Il Sudafrica è lo stato non in guerra con il maggior numero di omicidi al mondo: 45 ogni 100.000 abitanti. A titolo di confronto, l’Italia vanta un invidiabile 0,55. Ci sono stati 26.232 omicidi nel 2024 ed è vero che molti di questi hanno riguardato proprietari terrieri bianchi. Le forze dell’ordine sostengono, però, che non sono finiti nel mirino dei criminali per ragioni razziali. Gli agricoltori vivono perlopiù in aree poco affollate e le loro proprietà fanno gola alle bande.
Gli afrikaner rappresentano il 7% della popolazione sudafricana, ma posseggono il 70% delle terre. La legge sugli espropri di gennaio, secondo Ramaphosa, punta a correggere tale distorsione. Tuttavia, essa sembra prescindere dalla contestualizzazione dei fatti. I bianchi europei che colonizzarono questa parte dell’Africa meridionale, si trovarono ad occupare terre quasi del tutto spopolate e non coltivate da nessuno.
Economia in Sudafrica al palo
L’economia sudafricana è a pezzi. La disoccupazione riguarda circa un terzo della popolazione e non c’è crescita da molti anni. Il Pil è salito dello 0,6% nel 2024 e quest’anno dovrebbe accelerare all’1,4%, ma già queste previsioni sono in forse.
In ogni caso, pochissimo per un’economia emergente. Nel frattempo, il debito pubblico vale il 76% del Pil e il deficit nel 2024 ha chiuso al 5%. Dopo un iniziale entusiasmo dei mercati per la svolta politica, l’euforia si è spenta. Il cambio contro il dollaro si è solo di poco rafforzato rispetto ai livelli pre-elettorali. I rendimenti a 10 anni sono scesi di poco e continuano ad attestarsi attorno al 10,70%. L’inflazione è scesa al 2,8% in aprile, ma i tassi di interesse restano alti: 7,50%.
Nei mesi scorsi il governo ha persino rischiato di cadere. I partiti della coalizione non trovavano un accordo sull’aumento dell’IVA. La vera tensione riguarda, tuttavia, il modo di gestire l’economia nel suo complesso. AD vorrebbe una politica più favorevole al libero mercato, mentre l’ANC stenta a staccarsi dall’approccio statalista e assistenzialista dei decenni passati. Altro capitolo di tensione con Washington ha a che fare con Israele. Nel dicembre del 2023 il Sudafrica ha denunciato lo stato ebraico per “genocidio” dinnanzi alla Corte Penale Internazionale sui fatti di Gaza.
Afrikaner scoglio per accordo commerciale
Ramaphosa era andato alla Casa Bianca per strappare un accordo commerciale con gli USA. Gli afrikaner sono un incidente che certamente Trump userà a suo vantaggio per strappare quante più concessioni possibili all’interlocutore. Il Sudafrica nel 2024 vantava un surplus commerciale di 8,8 miliardi di dollari, pari al 2,2% del suo Pil. Le esportazioni negli USA valgono il 3,6% del Pil e oltre il 13% del totale. Per un’economia asfittica non è poco. E la legge sugli espropri delle terre non è solo un pallino di Trump. Lo Zimbabwe fece lo stesso ai danni della minoranza bianca agli inizi del millennio. La sua produzione agricola collassò ed esplose l’iperinflazione, gettando gli abitanti nella miseria. Neanche nella vicina Namibia le cose sono andate bene a seguito della redistribuzione.
Fintantoché questa legge non sarà rivista e non si affronterà in modo serio il problema della criminalità incontrollata, le speranze di sviluppo per il Sudafrica saranno infime. Non si tratta solo di tutelare gli afrikaner da un atteggiamento discriminatorio del governo, bensì di garantire le condizioni di sicurezza agli investitori che mettono piede nel Paese.
Ma se il modello è lo Zimbabwe di Robert Mugabe, difficile che affluiscano i capitali esteri.