E’ stato al centro delle cronache geopolitiche di questi giorni, avendo ospitato il vertice del G20. Il Sudafrica vuole approfittare di questo momento favorevole per emettere un nuovo Eurobond, il primo dopo un anno. Il direttore generale del Tesoro, Duncan Pieterse, ha annunciato che l’operazione potrà arrivare fino a 2,7 miliardi di dollari. Dei 5,3 miliardi di finanziamenti sui mercati internazionali preventivati per l’esercizio fiscale corrente, 2,6 miliardi sono stati già incassati. La somma restante, ha spiegato, potrà arrivare da Eurobond, prestiti bilaterali o un mix dei due.
Tensioni con USA e nuovo corso deludente
Non è stato un anno facile per Pretoria, che con l’avvento della seconda amministrazione Trump è stata sotto pressione.
Il presidente americano ha persino disertato il vertice dei 20 grandi della Terra, sostenendo che il governo locale stia perseguitando la minoranza bianca. Accuse che il presidente Cyril Ramaphosa ha respinto anche durante una visita alla Casa Bianca nei mesi scorsi.
Al di là delle tensioni con gli Stati Uniti, il nuovo corso nel Sudafrica è stato sinora deludente. Il governo di larghe intese con l’ex opposizione di centro-destra non sta producendo frutti apprezzabili dopo oltre un anno in carica. Ciò detto, il Sudafrica si attende un grosso riscontro per l’eventuale Eurobond. Già la curva dei tassi in valuta locale si è sgonfiata parecchio in questi mesi. Volete qualche esempio? Il rendimento a 10 anni è sceso dall’apice dell’11,11% di marzo all’8,63%. Il rendimento a 5 anni è passato dal 9,40% al 7,63%.
Mercati emergenti premiati
La massima tensione si ebbe proprio nella primavera scorsa quando la Casa Bianca bloccò tutti gli aiuti al Sudafrica per sanzionarlo delle discriminazioni portate avanti contro la minoranza bianca.
Ma il clima sui mercati emergenti è positivo da mesi. Lo testimonia il ritorno sui mercati internazionali della Repubblica del Congo dopo quasi 20 anni. Un’altra emissione di recente è arrivata dall’Angola. E S&P ha da pochi giorni alzato il rating da BB- con outlook positivo a BB con outlook sempre positivo. Non accadeva da 20 anni. Per Fitch il giudizio resta BB- con outlook stabile e per Moody’s Ba2 con outlook anche stabile.
Nel novembre dello scorso anno il Sudafrica emise un Eurobond dual tranche in dollari, raccogliendo in tutto 3,5 miliardi. La scadenza a 12 anni esitò un rendimento del 7,10% e quella a 30 anni del 7,95%. Oggi, la prima offre il 6,34% e la seconda il 7,60%. In termini di prezzo, la scadenza del 2036 è schizzata dai 90 centesimi a quasi 107 (+18%) e quella del 2054 da 85 centesimi a quasi 106 (+24%). La cedola effettiva lorda in aprile era salita al 7,85% e al 9,35% rispettivamente, mentre oggi è al 6,65% e al 7,52%.
Eurobond del Sudafrica prova fame di rendimento
Se anche il Sudafrica punta sull’Eurobond, è la conferma che c’è fame di rendimento sui mercati. Le principali banche centrali hanno tagliato e alcune di esse continuano a tagliare i tassi di interesse. I rendimenti lunghi restano appetibili, ma un eventuale accordo di pace tra Russia e Ucraina potrebbe contrarli sulle minori aspettative d’inflazione. I mercati emergenti offrono spread più elevati, in media di 476 punti base (4,76%) rispetto ai Treasuries per gli emittenti speculativi. A Pretoria il premio medio è sceso a 222 punti, forse ancora sufficiente per attirare capitali dall’estero.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
