Spread tra Italia e Francia sotto 50 punti, minimo dal maggio 2010

Lo spread tra Italia e Francia è sceso oggi sotto la soglia dei 50 punti (0,50%), ai minimi dal mese di maggio del 2010.
2 mesi fa
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Spread Italia Francia sotto 50 punti
Spread Italia Francia sotto 50 punti © Licenza Creative Commons

Tra qualche ora conosceremo la decisione della Banca Centrale Europea (BCE) a proposito dei tassi di interesse per l’Eurozona. Le attese sono per un taglio dello 0,25%, il terzo dopo giugno e settembre. L’inflazione è già scesa sotto il target del 2% a settembre, sebbene l’istituto debba raggiungere l’obiettivo in maniera stabile e ciò dovrebbe accadere nella prima parte dell’anno prossimo. Nel frattempo, lo spread tra Italia e Francia è sceso sotto i 50 punti base. Mentre scriviamo, il BTp a 10 anni offre un rendimento del 3,42% contro il 2,96% dell’Oat.

La differenza tra i due bond è scesa allo 0,46%, ai livelli più bassi da inizio maggio del 2010.

Bond francesi sotto pressione

Lo spread con il benchmark tedesco è sceso, invece, a 121 punti base o 1,21%. Abbiamo fatto riferimento ai bond francesi, perché in questi mesi sono nel mirino dei mercati tra tensioni politiche a Parigi e conti pubblici allo sbaraglio. Venerdì scorso, Fitch ha rivisto al ribasso l’outlook su di essi, portandolo da “stabile” a “negativo”. Significa che nell’aria ci sarebbe un ulteriore declassamento entro i prossimi mesi, a meno che il nuovo governo di Michel Barnier non riesca a far passare la sua super manovra da 60 miliardi all’Assemblea Nazionale.

Uno spread tra Italia e Francia così basso è un segnale positivo per i nostri titoli di stato in vista dell’aggiornamento del rating di domani sera da parte di Fitch e S&P. Esso invia un messaggio circa la fiducia che il debito pubblico riscuote tra gli investitori, tant’è che anche i CDS a 5 anni sono scesi ai livelli minimi dal 2008. Si tratta dei titoli che assicurano i grandi investitori dal rischio di default. Quando il loro costo scende ed è basso, significa che c’è scarsa domanda di protezione sul mercato. Evidentemente, gli obbligazionisti si fidano dei BTp.

Spread Italia Francia legato al taglio dei tassi

Il restringimento dello spread tra Italia e Francia è legato in buona parte proprio al taglio dei tassi in corso.

Si affievolisce la tensione a carico dei nostri bond, in quanto lo stato italiano riuscirà più agevolmente a rifinanziare il suo immenso debito. Viceversa, i conti pubblici francesi non inviano alcun segnale di miglioramento. Al contrario, il deficit fiscale sta salendo contro le stime passate del governo. E la storia del decennio passato insegna che la Francia non è molto credibile sulla capacità di ridurre il suo disavanzo. Lo stesso Barnier ha rinviato di due anni al 2029 il rientro sotto il 3% del Pil. L’Italia punta a centrare l’obiettivo fissato dal Patto di stabilità già al 2026.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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