Per il 2026 ci saranno contribuenti che pagheranno meno una delle tasse che maggiormente gravano sui cittadini: la tassa sui rifiuti.
Il bonus Tari rappresenta infatti una nuova opportunità di sconto su questo tributo e farà la sua comparsa nel 2026. Ma a chi spetta davvero questa agevolazione?
“Buonasera, mio padre è stato riconosciuto invalido al 100%, ma senza accompagnamento.
Adesso stiamo valutando cosa fare tra ricorso, aggravamento, riesame o altra domanda, per ottenere l’indennità economica.
Per il resto, ha ottenuto i benefici della Legge 104, quindi i permessi dal lavoro che sfrutterà mio fratello.
Mi hanno suggerito di informarmi su come ottenere la riduzione della tassa sui rifiuti, perché effettivamente dovrebbe averne diritto. Mi potete dire se è così?”
Sconto sulla Tari: il bonus che riduce la tassa sui rifiuti, ecco a chi spetta
La riduzione della tassa sui rifiuti tramite il bonus Tari è un’agevolazione che sarà disponibile anche nel 2026.
In Italia non mancano misure a favore dei cosiddetti soggetti fragili, termine che indica persone in difficoltà e bisognose di aiuto: invalidi, famiglie in condizione di povertà, nuclei con carichi di cura o con familiari non autosufficienti.
Sono moltissime le persone in situazioni di estrema difficoltà, e lo Stato interviene con diverse forme di sostegno. Il bonus Tari è proprio una di queste misure, ed è l’oggetto del nostro approfondimento.
A quanto ammonta lo sconto con il bonus Tari?
La gestione del bonus è affidata allo stesso ente che si occupa di altre agevolazioni come i bonus sociali per luce, gas e acqua: l’Agenzia di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
Una delibera dell’Autorità ha chiarito le caratteristiche del bonus Tari, i requisiti e i beneficiari.
I principali criteri di accesso sono i seguenti:
- ISEE inferiore a 9.530 euro;
- ISEE fino a 20.000 euro per le famiglie numerose (almeno quattro figli a carico).
L’agevolazione prevede uno sconto del 25% sulla tassa dovuta.
La tassa è gestita dai Comuni e le agevolazioni locali non mancano
Il bonus Tari nazionale non è legato alla disabilità, ma esclusivamente al reddito e all’ISEE.
Tuttavia, trattandosi di una tassa a carattere locale, la sua gestione è affidata ai Comuni, che possono deliberare ulteriori riduzioni o esenzioni.
Molti enti locali, ad esempio, prevedono:
- sconti fino al 50% per famiglie in cui sia presente un disabile;
- esclusione del disabile dal conteggio dei componenti del nucleo familiare ai fini della determinazione della Tari.