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Oggi: 05 Dic, 2025

La scelta per il successore di Christine Lagarde alla guida della BCE inizia ora

La scelta per il successore di Christine Lagarde alla guida della Banca Centrale Europea inizia questi giorni.
3 settimane fa
2 minuti di lettura
Successore di Lagarde, chi?
Successore di Lagarde, chi? © Immagine del sito Banca Centrale Europea, che ritrae il governatore Christine Lagarde

Un iter complesso, reso ancora più intricato per le peculiarità dell’Unione Europea quello per la scelta del successore di Christine Lagarde alla guida della Banca Centrale Europea (BCE). Ufficialmente, il suo mandato scade nell’ottobre del 2027, per cui la francese avrà ancora a disposizione due anni. Tuttavia, già questa settimana parte la corsa per la vice-presidenza. E dato il gioco degli equilibri delicati in seno all’istituto, ci saranno immediati riflessi sull’identikit del futuro governatore.

Iter per successore di Lagarde parte ora

C’è un candidato ufficiale per rimpiazzare lo spagnolo Luis de Guindos. E’ Olli Rehn, già due volte commissario tra il 2004 e il 2014 e oggi governatore della Banca di Finlandia.

Il governo di Helsinki farà il suo nome alle istituzioni comunitarie cui spetterà formalmente la decisione. La nomina avviene da parte del Consiglio dell’Unione Europea su raccomandazione del Consiglio europeo e dopo avere sentito il parere dell’Europarlamento e del Consiglio direttivo della BCE.

In pratica, così come accadrà per il successore di Lagarde a capo della BCE, la decisione sarà esclusivamente politica. I governi dell’Eurozona si riuniranno più e più volte per convergere su un nome. Gli interessati saranno ventuno con l’ingresso della Bulgaria nell’euro dal 2026. E perché il prossimo governatore inizierà ad essere scelto questa settimana? Per il suddetto gioco di equilibri, se passasse il nome di un esponente del Sud Europa, con ogni probabilità dopo la francese arriverebbe un esponente del Nord Europa e viceversa.

Altri candidati alla vice-presidenza

Oltre a Rehn risultano in corsa il croato Boris Vuicjc, il lettone Martins Kazaks e il greco Giannis Stournaras.

In realtà, la sfida si complica per le legittime ambizioni dei governatori dell’Est Europa. Bisognerà tenere in considerazione anche un’adeguata rappresentanza degli stati orientali nel board di Francoforte. La geografia è naturalmente sono uno dei criteri di selezione. Più che altro essa riflette una variegata impostazione di politica monetaria: “falchi” al Nord, “colombe” al Sud. I primi sono più attenti a tenere bassa l’inflazione, i secondi a garantire condizioni ideali per la crescita.

Non si può mai scontentare del tutto gli uni o gli altri. L’euro è la moneta unica di venti nazioni (ventuno, come detto, dal prossimo gennaio). Ognuna di esse ha interessi da far valere al tavolo delle trattative. Il successore di Lagarde non potrà ignorare nessuno di questi, com’è stato in passato. Tra le figure che più scalpitano per la massima carica c’è il tedesco Joachim Nagel, oggi a capo della potente Bundesbank. La Germania non ha mai avuto la guida dell’Eurotower e la pretende. Il problema finora è stata l’incapacità dei suoi esponenti di fare squadra e mediare.

Nagel falco a metà

Non a caso con Nagel l’atteggiamento è cambiato. Egli è sì un falco, ma dialogante. Resta da vedere se basterà a trovargli i consensi necessari per vincere questa lunga maratona. Dovrebbe vedersela con l’olandese Klaas Knot, anch’egli falco, e lo spagnolo Pablo Hernandez de Cos, già governatore e oggi segretario generale alla Banca per i Regolamenti Internazionali.

C’è un ulteriore aspetto a complicare la scelta del successore di Lagarde. Secondo una regola non scritta, ma che risulta abbastanza ragionevole, nessuna nazione può ricoprire contemporaneamente due cariche apicali nell’Unione Europea. E la Germania ha e avrà anche nel 2027 a capo della Commissione la tedesca Ursula von der Leyen. Un grosso limite per le speranze di Nagel di farcela. Altra regola non scritta: le tre grandi nazioni (Germania, Francia e Italia) devono ricoprire almeno una carica apicale a testa. Con l’addio di Lagarde tra due anni, i francesi e gli italiani non avranno alcun rappresentante tra le principali cariche. Difficile che accettino che la Germania ne abbia due.

Successore di Lagarde un italiano?

A metà legislatura si rinnova la carica del presidente dell’Europarlamento. Quella sarà una casella, ad inizio del 2027, che ci dirà qualcosa di più sul futuro anche della BCE. In teoria, l’Italia ha avuto Mario Draghi tra il 2011 e il 2019 e non potrebbe ambire ad un altro governatore così presto. Tuttavia, proprio Lagarde venne nominata a distanza di soli otto anni dall’addio del connazionale Jean-Claude Trichet. Nel board abbiamo due rappresentanti: Fabio Panetta di diritto come governatore e Piero Cipollone come consigliere esecutivo. Il mandato di quest’ultimo scadrà prima della nomina del prossimo governatore.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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