Rottamazione quinquies. In arrivo una nuova sanatoria delle cartelle

Il Governo al lavoro per una nuova sanatoria, troppo bassi gli incassi dell'attuale definizione agevolata, si punta alla rottamazione quinquies
5 mesi fa
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Ecco cosa cambierebbe passando dalla rottamazione quater alla rottamazione quinquies, sulle cartelle esattoriali nel 2025.
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In arrivo la Rottamazione quinquies. Il Governo sta pensando a due alternative: riaprire i termini della rottamazione-quater; attivare una nuova rottamazione delle cartelle. La necessità di una nuova sanatoria è legata ai mancati incassi dell’attuale definizione agevolata; il Governo si aspettava di recuperare molto di più di quanto effettivamente incassato. Si parla di un “ammanco” di circa 100 milioni.

La nuova rottamazione dovrebbe allargare il perimetro applicativo della sanatoria che a oggi copre i debiti affidati all’ADER fino al 30 giugno 2022.

Ci dovrebbe essere un’estensione fino al 31 dicembre 2023.

A ogni modo, rottamazione-quater e rottamazione-quinquies saranno strettamente intrecciate tra loro. Da qui, prima di entrare nello specifico della nuova sanatoria è utile richiamare le prossime scadenze dell’attuale pace fiscale.

La rottamazione delle cartelle. Le prossime scadenze

La prossima rata della rottamazione delle cartelle (Legge n°197/2022, Legge di bilancio 2023) scadrà il 31 luglio. In applicazione degli usuali 5 giorni di tolleranza il versamento potrà essere effettuato entro il 5 agosto.

In tal modo si potrà beneficiare degli intrecci positivi tra rottamazione e disattivazione blocco alle compensazioni in F24.

La rata in scadenza a fine luglio è la n° 5. Il suo pagamento consentirà al contribuente di mantenere i benefici della definizione agevolata e di proseguire con le rate successive.

Dopo aver pagato la 5° rata  le successive scadenze 2024 saranno le seguenti:

  • al 30 novembre la 6° rata;
  • per i contribuenti dei territori alluvionati invece al 31 agosto scadrà la 4° rata, al 31 ottobre la 5° rata.

I soggetti con la residenza, la sede legale o la sede operativa nei territori alluvionati ossia nei territori indicati dall’allegato n. 1 di cui alle Regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana, godono di una proroga di tre mesi dei termini ordinari della sanatoria.

Nel prossimo anno 2025 invece le scadenze saranno così individuate: 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre. Ci saranno sempre tre mesi di proroga per i territori alluvionati.

In caso di mancato pagamento o se il pagamento avviene oltre il termine ultimo o per importi parziali: si perderanno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

Rottamazione quinquies. In arrivo una nuova sanatoria

Dopo aver ricordato le prossime scadenze della rottamazione, arriviamo così alla possibile rottamazione-quinquies. Il Governo ha incassato circa 100 milioni in meno rispetto a quanto aveva messo in conto.

Ecco perché l’ipotesi di una nuova sanatoria si fa sempre più probabile. Il Ministero dell’economia e delle finanze e dell’Agenzia delle entrate Riscossione  si stanno coordinando tra loro per individuare i nuovi paletti della pace fiscale.

Allo studio c’è:

  • la riapertura per coloro i quali sono decaduti dalla rottamazione-quater;
  • una nuova finestra di definizione agevolata includendo i debiti affidati per il recupero all’ADER fino al 31 dicembre 2023.

Dunque, si passa dall’attuale limite del 30 giugno 2022 alla nuova deadline del 31 dicembre 2023. Ciò consentirà di allargare la platea dei soggetti che potranno sfruttare la rottamazione delle cartelle.

Per quanto riguarda i debiti rottamabili con la nuova pace fiscale, dovrebbe essere confermato che la sanatoria riguarderà anche le multe stradali.

Le multe che rientrerebbero in sanatoria

Nello specifico:

  • le multa di carabinieri, polizia, ecc. con applicazione della rottamazione delle cartelle, il contribuente non paga interessi e somme maturate a titolo di aggio, la multa va pagata;
  • le multe della polizia locale, se c’è l’adesione del Comune, il contribuente non paga gli interessi, ma deve versare la multa e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.

Saranno esclusi dalla definizione agevolata i carichi relativi:

  • alle risorse proprie tradizionali UE di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 200 /436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e 2020/2053/UE, Euratom del Consiglio del 14 dicembre 2020) all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;
  • alle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato (di cui all’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015);
  • ai crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
  • alle multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Dunque per tali debiti non ci sarà alcuna sanatoria.

Riassumendo…

  • Lo Stato ha incassato dalla rottamazione delle cartelle molto meno di quanto era atteso;
  • mancano circa 100 milioni, ciò a causa del mancato pagamento delle rate da parte di migliaia di contribuenti;
  • è sempre più probabile una nuova sanatoria, la rottamazione quinquies;
  • saranno rottamabili i debiti affidati all’ADER fino al 31 dicembre 2023.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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