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Oggi: 05 Dic, 2025

Rottamazione quinquies, cosa si paga e cosa si risparmia davvero

La rottamazione quinquies apre alla possibilità di saldare i debiti fiscali pagando solo una parte de debito e pagando solo altro
1 mese fa
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rottamazione cartelle
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La rottamazione quinquies rappresenta l’ultima evoluzione delle sanatorie fiscali introdotte negli ultimi anni per agevolare i contribuenti nella regolarizzazione dei propri debiti con il fisco. La nuova edizione, prevista dalla bozza della Legge di Bilancio 2026 (attualmente in discussione parlamentare), presenta alcune differenze significative rispetto alle versioni precedenti, con un ambito di applicazione più ristretto ma con condizioni di pagamento particolarmente favorevoli.

Rottamazione quinquies: perimetro limitato rispetto alle precedenti sanatorie

La principale novità della rottamazione quinquies riguarda la tipologia di debiti che potranno essere oggetto di definizione agevolata. A differenza delle versioni precedenti, la misura si concentrerà esclusivamente sui debiti derivanti da omessi versamenti di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività di controllo automatico e formale previste dagli articoli 36-bis e 36-ter del DPR 600/1973 e dagli articoli 54-bis e 54-ter del DPR 633/1972.

C.d. avvisi bonari.

Saranno inclusi anche i debiti per mancato versamento di contributi previdenziali dovuti all’INPS, ma con una distinzione importante: resteranno escluse le somme richieste a seguito di accertamenti fiscali o ispettivi. Si tanga, comunque, presente che la manovra 2026 è ancora all’esame parlamentare. Quindi, in fase di discussione, Camera e Senato, potrebbero prevedere modifiche rispetto alla versione varata dal Governo.

Periodo di riferimento dei debiti sanabili

Un aspetto positivo della nuova misura è l’estensione del periodo temporale coperto. La rottamazione quinquies interesserà le cartelle di pagamento affidate all’Agenzia delle Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.

Nella precedente rottamazione quater, la finestra temporale si chiudeva al 30 giugno 2022. L’ampliamento di un anno consente, quindi, di includere un numero maggiore di contribuenti che hanno maturato debiti più recenti, offrendo una nuova opportunità per mettersi in regola con il fisco.

I vantaggi economici della rottamazione quinquies

Aderire alla rottamazione quinquies significa ottenere un importante risparmio su sanzioni e interessi. Come per le precedenti edizioni di sanatoria, chi presenta domanda e ottiene l’accoglimento della richiesta non sarà tenuto a pagare:

  • le sanzioni amministrative e gli interessi per ritardato pagamento;
  • gli interessi di mora previsti dall’articolo 30, comma 1, del DPR 602/1973;
  • le sanzioni aggiuntive sui contributi previdenziali di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 46/1999;
  • le somme maturate a titolo di aggio per l’agente della riscossione.

Il contribuente dovrà, pertanto, versare solo il capitale originario del debito e le spese relative alle procedure esecutive e di notifica della cartella. Si tratta, in sostanza, di una forma di “saldo agevolato” che consente di ridurre notevolmente l’importo complessivo da corrispondere.

Modalità di adesione e presentazione della domanda

Per accedere alla rottamazione quinquies, il debitore dovrà manifestare la propria volontà di aderire entro il 30 aprile 2026. La domanda dovrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, che pubblicherà le istruzioni operative entro venti giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio 2026.

Nella dichiarazione di adesione il contribuente dovrà indicare anche il numero di rate desiderate, nel limite massimo consentito dalla normativa, pari a 54 rate bimestrali.

Tempistiche e scadenze dei pagamenti della rottamazione quinquies

Il pagamento potrà essere effettuato in un’unica soluzione o in forma rateale, fino a un massimo di 9 anni. Nel caso di pagamento unico, la scadenza è fissata al 31 luglio 2026. Chi invece opterà per la rateizzazione, dovrà rispettare il seguente calendario:

  • prima, seconda e terza rata: 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre 2026;
  • dalla quarta alla cinquantunesima rata: 31 gennaio, 31 marzo, 31 maggio, 31 luglio, 30 settembre e 30 novembre di ogni anno, a partire dal 2027;
  • ultime tre rate (dalla 52ª alla 54ª): 31 gennaio, 31 marzo e 31 maggio 2035.

Questo piano di pagamento esteso permette di diluire il debito in un arco temporale molto ampio, favorendo la sostenibilità finanziaria per chi ha importi elevati da regolarizzare. Non ci saranno i 5 giorni di tolleranza come per la rottamazione quater. Ciò in quanto in questa formula si prevede la decadenza laddove non si pagano due rate, anche non consecutive. In caso di pagamento rateale, a partire dal 1° agosto 2026 saranno dovuti interessi al tasso del 4% annuo. Sospensione dei giudizi pendenti

Rinuncia ai giudizi pendenti

Un’altra condizione prevista dalla rottamazione quinquies (come per la quater) riguarda i procedimenti giudiziari in corso. Chi presenta la domanda deve indicare se esistono giudizi pendenti relativi ai debiti oggetto della definizione e impegnarsi formalmente a rinunciare a tali contenziosi.

Una volta presentata la dichiarazione, il giudice sospenderà il procedimento in attesa del pagamento della prima o unica rata. Solo dopo la regolarizzazione del debito la rinuncia diventerà definitiva. Questo meccanismo ha lo scopo di evitare il mantenimento di cause fiscali che verrebbero superate dall’adesione alla sanatoria.

Obiettivi e finalità della rottamazione quinquies

Con la rottamazione quinquies, il governo mira a perseguire un duplice obiettivo: da un lato recuperare crediti fiscali che altrimenti resterebbero difficilmente esigibili, dall’altro offrire una via d’uscita sostenibile ai contribuenti che, per difficoltà economiche o eventi straordinari, non sono riusciti a onorare i propri obblighi tributari.

Il beneficio per lo Stato sarà un incremento delle entrate immediate, mentre per i cittadini si tradurrà in un alleggerimento del carico debitorio e in una maggiore serenità fiscale.

Tuttavia, la rottamazione quinquies si distingue dalle precedenti edizioni per un approccio più selettivo: non una sanatoria generalizzata, ma un intervento mirato sui debiti effettivamente dichiarati e non versati.

Ciò consente di mantenere un equilibrio tra rigore fiscale e flessibilità amministrativa, premiando chi intende regolarizzare la propria posizione in modo trasparente.

Riassumendo

  • La rottamazione quinquies riguarda solo debiti da imposte dichiarate e contributi INPS non versati.
  • Copre cartelle con debiti affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 2000 al 2023.
  • Prevede l’esclusione di sanzioni, interessi e aggio, pagando solo il capitale.
  • Domanda telematica entro il 30 aprile 2026 con possibilità di 54 rate.
  • Rate fino al 2035, con interessi del 4% dal 1° agosto 2026.
  • Chi aderisce deve rinunciare ai giudizi pendenti relativi ai debiti sanati.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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