Rottamazione cartelle. Le scadenze di gennaio e febbraio 2024

Per i residenti dei c.d. territori alluvionati, la prima rata della rottamazione delle cartelle scadrà a fine gennaio
12 mesi fa
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Chi ha pagato le prime due rate della rottamazione delle cartelle, anche sfruttando la proroga del versamento al 18 dicembre, non dovrà farsi trovare impreparato per le prossime scadenze. Infatti, per non perdere i vantaggi legati alla pace fiscale, entro il 28 febbraio dovrà essere pagata la terza rata della sanatoria.

In applicazione dei cinque giorni di tolleranza, il versamento potrà essere effettuato entro lunedì 4 marzo 2024. Senza che ciò comprometta l’efficacia della definizione agevolata.
A fine gennaio però c’è un’importante scadenza per i soggetti residenti nei territori colpiti dalle recenti alluvioni.

Infatti, per tali soggetti  scadrà la prima rata della rottamazione, posto che per loro tutti termini legati alla rottamazione-quater sono prorogati di tre mesi.

La rottamazione delle cartelle, le prossime scadenze

Il versamento delle somme dovute ai fini della rottamazione delle cartelle poteva essere effettuato in unica soluzione entro il 31 ottobre. Alla stessa data invece scadeva la prima  rata per chi nell’istanza di adesione aveva optato per il pagamento dilazionato.

Nel complesso, è possibile pagare la sanatoria:

  • in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023;
  • oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.

Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata sono pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata. Le restanti rate invece saranno di pari importo.

Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.

Il DL 145/2023, c.d. decreto Anticipi, ha rimesso in bonis chi non ha pagato le prime due rate, riconoscendo la possibilità di effettuare il versamento della rottamazione entro il 18 dicembre. Il pagamento entro tale data, permetteva di mantenere inalterati i vantaggi della sanatoria.

Le scadenze per i territori alluvionati

Le scadenze ordinarie fin qui analizzate sono prorogate di 3 mesi per i soggetti con residenza, sede legale o sede operativa nei territori indicati dall’allegato n. 1 del “Decreto Alluvione” (DL n. 61/2023).

Ad esempio,  la prima rata scadrà a fine gennaio 2024. La 2° rata avrà invece scadenza al 28 febbraio. Anche per tali soggetti, in applicazione dei cinque giorni di tolleranza, il versamento potrà essere effettuato entro lunedì 4 marzo 2024.

Per tali soggetti, l’Agenzia delle entrate-Riscossione ha effettuato l’invio della comunicazione delle somme dovute  entro il 31 dicembre 2023.

Riassumendo…

  • A fine gennaio scade una rata della rottamazione delle cartelle;
  • la scadenza riguarda i residenti dei c.d. territori alluvionati;
  • a fine febbraio scadrà la 3° rata per tutti gli alti contribuenti.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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