Trafilerie San Paolo, che da più di cinquant’anni realizza prodotti lunghi trafilati in acciaio, ha emesso il suo primo minibond con Mediocredito Trentino-Alto Adige per un importo di due milioni di euro.

Nel ruolo di advisor c’è il Gruppo Italfinance di Lecco e, Massimiliano Brion che ne fa parte, ha spiegato che esso è uno strumento di credito a medio lungo termine molto interessante.

Il motivo è che grazie ad esso le aziende possono accedere al mercato dei capitali in aggiunta al canale bancario, che è quello tradizionale.

In questo modo si ottiene una reputazione più alta sul mercato nei confronti dei competitors, dei clienti ma anche dei fornitori.

Minibond con Mediocredito Trentino-Alto Adige

La notizia dell’emissione del primo minibond da parte di Trafilerie San Paolo, arriva dopo l’annuncio di ieri del primo minibond su Blockchain in Europa. Quest’ultimo è dell’azienda vinicola Quargentan che quindi è stata la prima a lanciare un bond nativo digitale sulla piattaforma Blockchain. Tale obbligazione, sottoscritta del tutto dalla banca Valsabbina dura cinque anni per cui scadrà nel 2027. L’ammontare totale è di 1 milione di euro e lo scopo è quello di far crescere l’azienda nonché di incrementare gli investimenti all’estero. Inoltre l’obiettivo è quello di migliorare anche l’efficienza energetica.

Per quanto riguarda Trafilerie San Paolo, con le nuove risorse finanziarie si creerà un polo produttivo a Molteno su un’area di quaranta metri quadri. Quest’ultimo dovrebbe diventare operativo entro la fine del prossimo anno e per questo al momento già si sta trasferendo l’intera produzione delle tre trafilerie in tale luogo. Grazie al nuovo polo di Molteno, spiega l’azienda, si incrementerà l’occupazione locale e si utilizzeranno delle tecnologie atte a migliorare la qualità di lavoro dei dipendenti e l’ambiente. Tornando al minibond, esso scadrà nel 2027 e sarà garantito dal Fondo Europeo per Investimenti.

Ma cos’è esattamente tale obbligazione?

Il minibond, per chi non lo sapesse, è lo strumento di finanziamento per le aziende che non sono quotate in Borsa. È molto semplice da emettere ed è meno costoso di altri. Grazie a esso, le società possono rintracciare fondi dagli investitori dando in cambio dei titoli di credito a favore di chi vuole investire nel progetto.

I minibond sono utilizzati in particolar modo dalle Pmi che necessitano di liquidità per dei progetti. Si tratta, quindi, di obbligazioni/titoli di debito a medio lungo-termine grazie alle quali le società non quotate si aprono al mercato dei capitali, riducendo così la loro dipendenza dalle banche. Così come le obbligazioni, essi hanno un tasso di interesse che viene riconosciuto sotto forma di cedola periodica e inoltre hanno una data di scadenza.

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