L’ultima truffa messa in atto da malintenzionati si chiama “Sim Swap Scam” e consiste nella clonazione di una sim telefonica sia essa Tim, Vodafone, Wind, Tre Italia o di altro operatore con lo scopo di svuotare il conto corrente. L’ultima truffa riguarda una donna di 67 anni che si è ritrovata il conto svuotato dei propri risparmi. Ma vediamo cosa è accaduto e a cosa bisogna prestare attenzione.

La truffa ai danni di una signora di 67 anni

Una donna di Vicenza di 67 anni si è ritrovata il conto corrente svuotato per colpa di una truffa telefonica.

La signora all’inizio del mese si era accorta che la sua utenza telefonica era cambiata senza che lei l’avesse chiesto. Era infatti passata da un gestore all’altro e per farlo erano stati utilizzati i suoi dati ed una patente falsa. E poi qualche pomeriggio fa le è arrivato un messaggio delle sua Banca sul cellulare che l’ha avvisata che il bonifico da lei effettuato di 10.500 euro era andato a buon fine.

La signora si è quindi precipitata in Banca per chiedere delucidazioni in merito al Direttore che le ha confermato un versamento con la sua firma digitale. La poverina quindi non ha potuto fare nient’altro che recarsi in Questura a denunciare l’accaduto. Al momento la Polizia Postale sta compiendo le dovute indagini per capire come il truffatore abbia cambiato l’operatore telefonico della signora e utilizzato i dati personali di quest’ultima per svuotarle completamente il conto.

Sim Swap Scap

La Sim Swap Scam come comunicano i colleghi di tecnoandroid.it è una truffa che consiste nella clonazione di una sim telefonica mediante la quale il criminale svuota il conto corrente. Tale pratica, però, non è alla portata di tutti ma, nonostante ciò, il fenomeno sta crescendo nel nostro paese. Ma come funziona con esattezza?

Ebbene, si raccolgono i dati personali dell’utente avvalendosi anche delle informazioni che si rilasciano sui social network.

I criminali, poi, cercano anche di risalire al numero di telefono e dopo creano dei documenti falsi. Fanno finta che la sim o il cellulare si sono smarriti e chiedono all’operatore telefonico l’emissione di una nuova sim card. Dal numero clonato, poi, chiamano l’Istituto Bancario chiedendo le credenziali di accesso al conto online. Se poi la Banca cade nella trappola perché la chiamata  proviene dal numero di telefono registrato nel suo database e perché è il secondo fattore di autenticazione dell’utente allora il criminale avrà avuto accesso ai dati del conto.

Come capire se la propria sim è stata clonata?

Quando la propria sim card viene clonata la scheda che si ha non funziona più. Non si possono quindi inviare messaggi, navigare in internet o fare chiamate. Questo perché la vecchia sim è stata disattivata dall’operatore telefonico dopo la richiesta di emissione di una nuova. Quindi cosa fare per prevenire truffe? Ebbene il primo suggerimento è quello di inserire meno notizie possibili sui social network in modo tale che i criminali avranno meno dati in loro possesso. E poi le applicazioni sugli smartphone dovranno essere scaricate soltanto da canali ufficiali. Esse, infatti, scaricate da altri siti potrebbero nascondere dei virus capaci di carpire informazioni riservate.

Leggete anche: Truffa Euronics: attenzione all’sms che assicura la vincita di un premio.