Quando viene eseguito un bonifico da un conto ad un altro, salvo l’ipotesi di bonifico istantaneo, c’è un tempo che intercorre tra l’uscita e l’accredito che varia dai 3 ai 5 giorni lavorativi. In questa sorta di limbo temporale i soldi non sono più nella tua disponibilità ma non sono ancora neppure sul conto del destinatario del bonifico. E allora dove vanno? Possiamo romanticamente immaginare queste banconote volteggiare nell’etere godendo di un po’ di libertà. In realtà, più concretamente, sono nelle mani della banca.

E li investe come vuole!

Quanto costa un bonifico e quanto fa guadagnare (ma non a te)

Chi guadagna da un bonifico? Sicuramente chi lo riceve, verrebbe spontaneamente da rispondere. Ma non solo. Proprio per il meccanismo accennato sopra, anche la banca ci guadagna.

Facciamo un esempio pratico. Domani, lunedì 15 maggio 2023, fai u bonifico: immediatamente i soldi vengono tolti dalla disponibilità del tuo conto (ad eccezione del salvagente di annullamento bonifico in caso di errori di cui alcuni conti dispongono ma quella è un’altra storia!). In quel momento preciso, la somma smetterà di fruttare interessi sulla giacenza del tuo conto. Supponiamo (tempistiche medie di accredito) che dopo tre giorni lavorativi il destinatario riceverà i soldi sul suo conto. Arriviamo quindi al 18 maggio. In questi tre giorni però la banca può disporre dell’importo del bonifico per operazioni finanziarie.

Per risparmiatori piccoli e medi questa operazione appare neutra perché non comporta rischi. Alla banca però può far guadagnare belle cifre (con soldi non suoi!). E in caso di grossi correntisti le cose cambiano e possono farsi ben più rischiose. Lo Stato infatti prevede una garanzia fino a 100 mila euro. Ciò significa che se anche la banca dovesse fallire in questi tre giorni, il correntista sarebbe tutelato.

Quanto guadagna la banca su ogni bonifico

E’ chiaro ora che il guadagno della banca sul singolo bonifico va ben oltre il costo del bonifico addebitato al titolare del conto corrente.

Ed è intuitivo anche perché il bonifico istantaneo costa molto di più di quello ordinario: non paghi solo il servizio immediato ma anche la possibilità di investimento che togli alla banca sull’importo del trasferimento. Insomma: è il prezzo da pagare per la disponibilità sui soldi in quei tre giorni a cui la banca rinuncia. Ed è un costo notevole. Sul punto è in atto uno scontro tra le banche e Commissione europea. Quest’ultima infatti è intenzionata ad imporre un costo dei bonifici istantanei ridotti ma gli istituti si sono già schierati contro questa possibilità.

Detto questo è difficile quantificare con esattezza quanto guadagna la banca da ogni bonifico, impossibile probabilmente.

Quel che è certo è che pensare che i soldi sul conto in banca siano nostri al 100% e che solamente noi possiamo decidere come disporne è un’illusione alla quale vogliamo aggrapparci per non sentirci in balia del destino delle banche.