Sono stati diramati gli ultimi dati di Open Signal sul livello di servizio fornito da principali operatori telefonici italiani. Tim e Vodafone risultano essere i migliori rispetto a Tre Italia, Wind ed Iliad che risulta essere ultimo quasi in tutte le voci. Ecco i dettagli.

Il rapporto di Open Signal

Le rilevazioni effettuate da Open Signal rivela che per quanto concerne l’upload in Mbps al primo posto c’è Tim con l’8,6% dei voti seguito da Vodafone con l’8,4%. Al terzo posto c’è Wind con il 6,8% e poi Tre Italia con il 6,1%.

Iliad, infine, è all’ultimo posto con il 6%.

Per quanto riguarda la latenza che è l’intervallo di tempo che c’è tra il momento in cui arriva il segnale al sistema e quello in cui è disponibile il suo output, Tim è nuovamente il vincitore con il 39,97% dei voti. Segue Vodafone con il 42,5%, Wind con il 58,1% e Tre Italia con il 63,2%. Iliad è sempre ultimo con, addirittura, il 76%.

Per quanto riguarda il download in Mbps, invece, il vincitore è sempre Tim con il 25,7% seguito da Vodafone al 24,8%. C’è poi Wind con il 15,6%, Tre Italia con 15,1% e Iliad (ancora una volta ultimo) con il 16,3%.

Le rivelazioni di Open Signal riguardanti l’esperienza video, poi, premiano Tim con il 69,9% di punti e Vodafone con il 69,1% di preferenze. Seguono Tre Italia con il 60,3%, Wind con il 59,9% e Iliad con il 58,2% di voti.

Infine, la situazione risulta essere un po’ diversa per quanto riguarda la connessione in 4G. Il vincitore stavolta è Vodafone con l’86,9% dei voti seguito da Tim con l’83,6%. Bene Iliad che figura al terzo posto con il 76,4% seguito da Wnd con il 75,7% e Tre Italia con il 65,1%.

L’analisi

L’analisi dei dati è avvenuta prendendo in considerazione i dati dei cittadini nelle città di Napoli, Bologna, Roma, Milano, Genova, Palermo e Torino. Nonostante ciò, però, la sostanza del documento non cambia in quanto Tim e Vodafone risultano essere i migliori operatori telefonici italiani in quanto sbaragliano di molto la concorrenza.

Si ricorda che il rapporto di Open Signal è stato eseguito sfruttando oltre 339 mila dispositivi e più di 1,1 milioni di misurazioni nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio di quest’anno ed il 31 marzo 2019.

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