
Basterebbe coltivare un piccolo orto per evitare di comprare frutta e ortaggi e risparmiare sulla spesa. E non solo: la qualità di quello che compriamo spesso è al di sotto di quanto vorremmo o crederemmo; i quante volte ci troviamo a ripetere che ortaggi e frutta non hanno più lo stesso sapore di un tempo?
Quanto viene venduto è solitamente coltivato facendo largo uso di agenti chimici che possono esaltare l’aspetto estetico a discapito di principi nutritivi e gusto. Certo, c’è la possibilità del biologico, ma i costi crescono ancora di più.
Dove coltivare il proprio ‘orto’
Insomma, coltivare ortaggi e piante aromatiche può essere una grande soddisfazione e un piccolo risparmio: in più, non serve necessariamente un orto o un piccolo appezzamento di terreno, ma come alternativa è possibile utilizzare la terrazza di casa, se ben bagnata dal sole.
Inoltre, in molte città è possibile trovare i cosiddetti orti comunali, spazi verdi che vengono lasciati in comodato d’uso o affittati mediante il pagamento di una cifra davvero simbolica, che è possibile utilizzare per chi vuole cimentarsi nella coltivazione di un piccolo orto. Le richieste si fanno presso il proprio Comune che mette a disposizione terreni mediante un bando.
Come organizzare il proprio ‘orto’
Il primo suggerimento è per chi non ha un orto a disposizione, ma volte utilizzare il terrazzo di casa: la prima cosa da fare è procurarsi vasi e contenitori adatti – il consiglio è quello di risparmiare creando da sé cassettoni in legno riciclato (quello dei bancali, ad esempio).
E arriviamo al terreno: per prepararlo occorre mischiare in parti uguali la terra o la torba con concime animale (acquistabile presso consorzi o vivai).
La semina del proprio ‘orto’
Per la ‘semina’ le opzioni sono due: acquistare le bustine di semi oppure, spendendo un po’ di più, comprare direttamente le piantine di pochi centimetri nei vivai e nei consorzi. Se abbiamo optato per questa seconda possibilità, occorre estrarle dal loro contenitore, fare un piccolo buco nel terreno, inserirle nello spazio creato, e innaffiare non direttamente la piantina ma il terreno intorno per permettere che si assestino.
A seconda della grandezza dell’orto, occorre qualche strumento: si va da vanghe, rastrelli, zappe e badili, passando per tubi di irrigazione, annaffiatoi e carriole. Importante è l’utilizzazione del concime più adatto, preferibile è il cosiddetto stallatico, di origine organica equina o bovina. Come alternativa è possibile utilizzare i concimi ‘minerali’, più facili da reperire e più pratici.
Un ulteriore consiglio è sicuramente quello di acquistare un libro, che sveli tutti i segreti per fare un orto che dia grandi soddisfazioni. Con un po’ di impegno, i risultati arriveranno sicuramente e, oltre la grande soddisfazione, anche il risparmio si farà sentire.
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