La primavera entrerà tra qualche giorno e nonostante questo le temperature che si registrano in questi sono abbastanza rigide. In alcune zone però i termosifoni sono stati già spenti mentre in altri ciò avverrà a breve. Ecco allora maggiori dettagli in merito alle zone in cui lo spegnimento è già partito e quelle in cui ci sarà a breve.

Termosifoni: è tempo di spegnerli

I termosifoni nonostante il freddo di questi ultimi giorni si dovranno spegnere un po’ ovunque. Il 15 marzo è toccato è toccato alla Zona A (orario consentito 6 ore) che è quella che prende in considerazione i comuni con gradi inferiori a 600 (isole e Sud Italia come Linosa e Porto Empedocle).


Il 31 marzo sarà la volta della zona B con un orario consentito di 8 ore giornaliere e con comuni con gradi-giorno tra 600 e 900. In tale fascia sono incluse le province di Trapani, Crotone, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Siracusa, Agrigento e Catania.
Il 31 marzo sarà la data di spegnimento anche per i comuni della zona C con gradi-giorno tra i 901 ed i 1.400 con orario consentito di 10 ore. Incluse in tali fascia troviamo città come Lecce, Napoli, Bari, Benevento, Cosenza, Taranto, Sassari e Ragusa. E ancora Brindisi, Imperia, Catanzaro, Cagliari, Cosenza e Salerno.
La zona D spegnerà i riscaldamenti, invece, il 15 aprile. In tale zona climatica l’orario consentito è di 12 ore al giorno ed i gradi giorno-notte tra i 1401 ed i 2100. Ricadono in tale fascia le provincie di Caltanissetta, Chieti, Foggia, Isernia, Matera, Nuoro, Pescara, Teramo, Vibo Valentia e Genova. E ancora La Spezia, Savona, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Macerata e Massa Carrara. Infine Pesaro, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Siena, Terni, Viterbo, Avellino.
La zona E spegnerà i riscaldamenti il 15 aprile e in essa ci sono comuni con gradi intorno ai 2101 e 3000 mentre l’accensione dei riscaldamenti funziona per 13 ore al giorno.
Tale zona include le province di Alessandria, Aosta, Asti, Bergamo, Biella, Brescia, Campobasso, Enna, L’Aquila e Potenza. E ancora Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Trieste, Udine, Venezia, Verona, Vicenza, Arezzo, Perugia, Frosinone e Rieti. Infine Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bologna, Bolzano, Ferrara, Gorizia, Modena, Parma, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo e Treviso.
C’è poi l’ultima zona che è la F in cui si trovano comuni con gradi-giorno superiori ai 3 mila. Qui non vi è alcuna limitazione all’accensione del riscaldamento e non c’è una data di spegnimento. Fanno parte di questa zona le province di Belluno, Cuneo e Trento.

Si ricorda che seppure la durata e la data di accensione del riscaldamento dipendano dalla zona climatica i primi cittadini potranno stenderle o ridurle con apposite ordinanze.
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