Il prezzo della benzina continua a salire. È infatti al record da 2 anni a questa parte secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico. Il gasolio in media costa 1,458 euro mentre la benzina self circa 1,60 euro e questo è il prezzo più alto dallo scorso luglio 2019. Il motivo è che il prezzo del petrolio è cresciuto ma allo stesso tempo si riscontra un’anomalia comunica l’associazione Altroconsumo. Fino al mese scorso, i prezzi della benzina erano allineati a quelli di mercato ed ai costi del petrolio.

Ora il dato medio italiano è più alto addirittura del 4%. Dove conviene allora fare benzina per risparmiare?

Prezzo benzina continua a salire anche al servito

Altroconsumo si chiede il perché delle oscillazioni del prezzo della benzina anche al self service. Nella zona di Livigno, ad esempio, il carburante si può acquistare anche a 1,055 euro al litro: questo sia servito che al self-service. Il motivo è la concorrenza con la Svizzera. A Piacenza, invece, il costo va anche oltre i 2,30 euro a litro. Sembrerebbe, quindi, per l’Associazione a difesa del consumatore, che la ragione non sia collegata al mercato ed al prezzo delle materie prime. Il motivo sarebbe da additarsi ai singoli distributori che così ci guadagnerebbero di più. Come scegliere quindi il distributore per risparmiare?

Come scegliere il distributore per risparmiare

Risparmiare sul prezzo della benzina si può. In primis è necessario leggere sempre prima il costo esposto prima di accedere al distributore e poi optare sempre per la soluzione self-service. Altroconsumo suggerisce inoltre di preferire i distributori che si trovano nei pressi dei centri commerciali magari con l’insegna “Iper Station”, “Enercoop” o “Conad” in quanto sono quelli dove si paga di meno. Inoltre consiglia anche di optare per i distributori minori che di solito propongono dei prezzi più competitivi.
Grazie all’applicazione da scaricare sullo smartphone il cui nome è “Osservaprezzi Carburanti” si possono confrontare i prezzi dei distributori presenti nella propria zona.

Essa è curata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dà la possibilità anche di verificare la data in cui c’è stata la variazione di prezzo.
Per risparmiare, infine, bisogna sapere anche quanto consuma realmente la propria auto. In questo si potranno gestire al meglio anche gli aumenti del carburante.
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