A molti risparmiatori è capitato di aver ricevuto un rifiuto da parte di Poste Italiane al momento della riscossione dei buoni fruttiferi postali che avevano nel cassetto. Ciò per avvenuta prescrizione dei titoli (quest’ultima si attua quando sono trascorsi dieci anni dalla data di scadenza del bfp).

Oltre tale termine, si ricorda, Poste Italiane non è tenuta più a rimborsare né la cifra investita e nemmeno gli interessi nel frattempo maturati. Il danno economico, quindi, per i risparmiatori è molto elevato perché con buoni fruttiferi postali di qualche anno fa era possibile maturare un bel gruzzoletto con il quale realizzare un piccolo sogno grazie agli ottimi interessi.

Ora, però, c’è una piccola speranza per chi ha ottenuto un diniego da Poste Italiane. La Federconsumatori, infatti, ha ottenuto una nuova vittoria grazie alla quale l’azienda dovrà rimborsare l’importo dei titoli al risparmiatore. Ecco cosa è successo.

Una nuova vittoria della Federconsumatori

È accaduto qualche giorno fa: un risparmiatore è riuscito a ottenere una nuova vittoria nei confronti Poste in merito ai buoni fruttiferi postali in suo possesso. L’azienda si era rifiutata di concedergli il rimborso perché i titoli erano andati in prescrizione. Il problema, però, è che non riportavano la data di scadenza per cui il risparmiatore è stato tratto in inganno.

L’associato della Federconsumatori Sicilia aveva acquistato tra il 2006 e 2007 tre buoni fruttiferi postali della serie 18Q di 1000 euro ciascuno. Come tutti sanno e come dice la legge, questi titoli cartacei sarebbero caduti in prescrizione dopo dieci anni dalla scadenza.

I buoni fruttiferi postali emessi fino al 13 aprile 2001, infatti, si prescrivono a favore del Mef mentre l’importo di quelli prescritti dopo tale data è versato al fondo istituito presso il Mef.

Sonni tranquilli, invece, per chi ha buoni fruttiferi postali dematerializzati perché non possono cadere in prescrizione. Il motivo è che vengono rimborsati alla scadenza e l’importo accreditato in automatico sul conto di regolamento dell’intestatario.

Prescrizione buoni fruttiferi postali serie 18Q

Il Giudice di Pace ha accolto la richiesta di un risparmiatore che chiedeva che i suoi bfp fossero rimborsati nonostante la prescrizione. Il motivo è semplice: sui titoli non c’era alcuna indicazione sulla data di scadenza per cui il risparmiatore non si è ricordato di chiedere in tempo il rimborso.

Nella sua sentenza, il Giudice di Pace di Palermo, ha aderito alla tesi della Federconsumatori Sicilia ovvero a quello dell’avvocato Fabio Pernice. Quest’ultimo ha sottolineato che il risparmiatore non era stato messo nelle condizioni di esercitare prontamente il suo diritto al rimborso. Proprio per questo Poste Italiane è stata condannata a rimborsare i titoli su indicati nonché gli interessi e le spese legali.

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