Sulla sua pagina ufficiale Poste Italiane comunica come effettuare segnalazioni in caso di violazione di norme o comportamenti illeciti. Con il Portale Whistleblowing terze parti, dipendenti e clienti potranno inviare (con garanzia di riservatezza) delle segnalazioni precise di fenomeni illeciti e comportamenti sospetti. Inoltre di irregolarità nelle attività di Poste Italiane. Ecco maggiori dettagli in merito.

Come inviare segnalazioni a Poste Italiane

Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, comunica che l’azienda ha predisposto lo strumento di segnalazione per chi ogni giorno si interfaccia con Poste e ritiene di riscontrare irregolarità di condotta.

Mediante il portale, l’identità di chi segnala ed il contenuto saranno riservati e ciò grazie all’utilizzo di strumenti di crittografia e protocolli.
Attraverso il Portale Whistleblowing, attenzione, si potranno segnare solo comportamenti sospetti/illeciti, irregolarità nella conduzione aziendale nonché tutto ciò che potrà violare le norme che disciplinano l’attività di Poste Italiane Spa. Per inviare la segnalazione basterà solo iscriversi.

La segnalazione dovrà però essere in buona fede e non anonima. Saranno prese infatti in considerazione solo quelle firmate e con dettagli precisi e concordanti. Ogni segnalazione che si farà, poi, riceverà un codice identificativo univoco. In questo modo chi ha segnalato avrà la possibilità di verificare lo stato di lavorazione. Il segnalante, però, potrebbe essere contattato per ulteriori dettagli/chiarimenti.

Inviare una segnalazione a Poste Italiane

Tutti coloro che hanno relazioni con Poste Italiane potranno inviare segnalazioni ma non in forma anonima. Chi segnala, poi, avrà anche la possibilità di accedere al portale quando vuole dopo l’invio per capire a che punto è la lavorazione della segnalazione.
Per quanto concerne l’identità del segnalante, essa non potrà mai essere resa nota se non mediante consenso. Ci saranno però delle eccezioni ovvero verrà reso noto se la segnalazione danneggerà o recherà pregiudizio al segnalato configurandosi come calunnia o diffamazione (ai sensi della legge).

Qualora l’anonimato non sia confutabile per legge come ad esempio nel caso di indagini penali o se nella segnalazione verranno esposti fatti per i quali si dovrà allertare l’Autorità giudiziaria.
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