Quest’anno si dovrà mettere in conto una spesa nettamente maggiore per il riscaldamento, e il pellet rappresenta una (possibile) soluzione che molti italiani stanno adottando o vorrebbero adottare per limitare i costi e i consumi in bolletta. I rincari non hanno colpito soltanto gas e gasolio, ma anche altri materiali utilizzati come combustibili. Il pellet di legno non fa eccezione.

Gli italiani hanno sin dalla primavera iniziato a fare rifornimenti di questa biomassa e questa situazione ha fatto crescere la domanda.

Ma non è soltanto una questione italiana. Anche all’estero è partita la corsa alla domanda di pellet e questo, in connessione con l’abbassamento dell’offerta, ha prodotto dei rincari che superano il 100%.

Le importazioni da Russia e Bielorussia sono vietate, e altri paesi fornitori (Ungheria, Serbia, Bosnia-Erzegovina) hanno bloccato le vendite all’estero per favorire il fabbisogno interno.

La tempesta perfetta. Crescita della domanda e riduzione dell’offerta. Il risultato è il rialzo dei prezzi. Ma qual è la situazione in Italia? Con i rincari del pellet, quanto conviene rispetto al gas? Cosa attendersi per il prossimo futuro?

Italia, situazione pellet: prezzi in continua crescita

La prima buona notizia che possiamo dare è che fornitori e distributori di pellet assicurano che la disponibilità ci sarà per tutta la durata dell’inverno. Il pericolo che divenisse introvabile sembra essere scongiurato. Nuove fonti di approvvigionamento (Canada, USA) assicureranno i rifornimenti, ma per vedere scendere i prezzi bisognerà attendere ancora a lungo.

Le prospettive al momento non sono confortanti. Nel mese di settembre 2022, un sacco di pellet di legno da 15 kg, con certificazione e classe di qualità A1, viene venduto mediamente a 12 euro (le rilevazioni sono di Altroconsumo). L’anno scorso, nello stesso periodo, costava tra i 5,5 e i 5,8 euro.

Un dato sembra essere certo: il prezzo del pellet non scenderà per tutta la stagione invernale e bisogna sperare in una serie di congiunture affinché non continui questa corsa al rialzo.

Prezzi pellet in continua salita: quanto conviene rispetto a gas e gasolio?

Ma, nonostante gli aumenti, quanto conviene il pellet rispetto al gas? La convenienza sembra essere ancora netta. Secondo l’Associazione delle aziende della filiera energetica del legno, l’AIEL, per scaldare un appartamento di medie dimensioni (potenza calorifera di 100MWh), utilizzando pellet certificato e di qualità A1, si aggirerebbe intorno a 14,60 euro.

Nel mese di settembre, consentiva un risparmio del 36% rispetto alla medesima potenza prodotta dal gas, e del 19% rispetto al gasolio da riscaldamento.

Ma quale sarà la situazione per i prossimi mesi? Bisogna sottolineare come le quotazioni del gas presso il Ttf di Amsterdam siano in continua discesa (al di sotto di 100 euro al MWh), quindi occorrerà attendere l’arrivo dei primi freddi per capire quali saranno le esigenze di gas (anche a fini industriali), come si struttureranno i prezzi, come evolverà la situazione internazionale. Soltanto in quel momento, si potrà valutare la convenienza del pellet rispetto al gas.

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