I pagamenti delle fatture e delle note di addebito possono essere effettuati dai clienti dell’Agenzia delle Entrate mediante il servizio PagoSigma. Quest’ultimo consente di effettuare tali operazioni mediante la funzionalità del Sistema Unico per i pagamenti elettronici verso la PA ovvero la Pubblica Amministrazione (PagoPa). Ecco come funziona il servizio.

Servizio PagoSigma per pagamenti fatture/note di debito

Per accedere al servizio PagoSigma è necessario autenticarsi e collegarsi a questo sito. Poi si deve selezionare la voce “richiedi un nuovo pagamento” e controllare con attenzione i dati di riferimento del documento che si vuole pagare.

Se i dati sono inseriti in modo giusto allora si può procedere con lo step successivo ovvero premere sul pulsante di conferma richiesta di pagamento.

Cliccandoci si aprirà la pagina dei servizi PagoPa che è uguale a tutti i servizi di pagamento dell’Agenzia delle Entrate. Ricordiamo che il pagamento mediante PagoSigma per i documenti emessi dall’Agenzia è disponibile non da molto, esattamente dal 28 febbraio dello scorso anno.

Tornando al sistema di pagamento su indicato, nel caso in cui ci si accorga che i dati inseriti non sono giusti allora si potrà tornare indietro e tornare alla pagina precedente. Infine se il pagamento andrà a buon fine, il cliente visualizzerà e potrà scaricare la ricevuta di pagamento in formato Pdf o Xml.

Il servizio PagoSigma darà inoltre la possibilità di verificare lo stato del pagamento e scaricare la ricevuta. Per effettuare tale operazione, però, sarà necessario inserire i dati del documento. Per le fatture di tipo split si dovrà inoltre indicare l’imponibile più IVA. L’Agenzia delle Entrate comunica comunque che nella sezione “ricevute” si potranno controllare le diverse attestazioni degli invii effettuati. Per ogni dichiarazione trasmessa in modo telematico e acquisita dal sistema in modo regolare verrà predisposta una comunicazione di avvenuta presentazione.

Nel caso invece ci siano dei problemi (tipo di dati non corretti) verrà prodotta una comunicazione di scarto.
Leggi anche: Dall’Agenzia delle Entrate nuovi avvisi di compliance: ecco per chi e cosa fare
[email protected]