Arriva la prima pausa nei rialzi dei tassi di interesse, questa l’ultima decisione presa dalla Banca Centrale Europea. Si tratta di una buona notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile o, per meglio dire, non una cattiva notizia. Questo perché, almeno per il momento, le rate dovrebbero restare inalterate.

Una buona notizia molto relativa, comunque, perché i mutui variabili italiani sono cresciuti del 64% rispetto al mese di gennaio 2022. Ciò secondo i dati raccolti nelle analisi di due siti importanti come facile.it e mutui.it. Il calcolo è stato effettuato su un finanziamento medio di 126mila euro in 25 anni, acceso agli inizi dell’anno scorso, con un TAN iniziale dello 0,67%.

L’aumento rispetto al 2021 è di 4.400 euro

Una nota associazione a difesa dei consumatori non festeggia per la decisione della Banca Centrale Europea, che dopo continui rialzi ha optato per mantenere invariati i tassi di interesse, quelli che incidono sulle rate dei mutui variabili.

La questione riguarda gli ultimi due anni: l’associazione ha stimato che gli aumenti “pesano fino a quasi +4.400 euro all’anno su chi ha acceso un finanziamento a tasso variabile”. Il calcolo è presto fatto.

L’associazione parte dalla fascia media di un mutuo a tasso variabile, quello più diffuso in Italia, con importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro e una durata di 25 anni.

Il classico mutuo per l’acquisto di una casa. Ebbene, la rata mensile è cresciuta negli ultimi due anni in una fascia compresa tra 270 e 365 euro, proprio a seguito dei costanti rialzi dei tassi di interesse, voluti dalla BCE, a partire dal 2022.

Semplificando al massimo, una famiglia che ha deciso di accendere un mutuo variabile spende in media una cifra compresa tra 3.240 e 4.380 euro all’anno in più rispetto al 2021.

Se a tutto questo, commentiamo noi, si aggiunge l’inflazione e la crescita smodata dei prezzi dei beni di prima necessità, spesso a causa della speculazione, è chiaro come si possa parlare di una vera e propria emergenza.

Ma questo stop nei rialzi cosa comporterà nei prossimi mesi? Quando si inizierà a risparmiare sulle rate? Il mutuo a tasso variabile inizia a diventare conveniente?

Mutuo a tasso variabile: cosa cambia con l’ultima decisione Bce, si risparmierà sulle rate?

Partendo dai dati che abbiamo citato, è possibile affermare che la rata media mensile di un mutuo a tasso variabile è cresciuta dai 456 euro del mese di gennaio 2022 agli attuali 750 euro. si tratta di quasi 300 euro in più al mese.

Secondo le elaborazioni del noto sito facile.it, per iniziare a risparmiare e vedere una discesa nelle rate, bisognerà comunque attendere l’anno 2024.

L’indice Euribor a tre mesi, a ottobre 2023, si aggira intorno al 3,95%, mentre si prevede che, a partire dal mese di marzo 2024, potrebbe iniziare a scendere, si stima che dovrebbe essere al 3,93%. Successivamente, potrebbe arrivare a giugno a 3,75% e a 3,35% a fine 2024. Si tratta, lo diciamo immediatamente, di ben poca cosa. E non è detto che questa seppur minima tendenza al ribasso possa essere confermata, dal momento che la BCE non ha escluso che, data la situazione internazionale, i tassi potrebbero iniziare a crescere nuovamente.

Quale sarebbe il risparmio sulle rate dei mutui variabili, qualora le previsioni di discesa fossero rispettate? Ebbene, nel mese di marzo 2024, la rata di 750 euro (quella media secondo i dati forniti) resterebbe praticamente invariata. Nel mese di giugno scenderebbe appena a 737 euro, mentre a dicembre 2024 si aggirerebbe intorno ai 708 euro. Cifre ben lontane dai 456 euro del gennaio 2022.

In sintesi…

1. Dopo una lunga serie di rialzi, la Banca Centrale Europea ha deciso di mantenere inalterati i tassi di interesse che, tra le altre cose, determinano le rate dei mutui a tasso variabile.


2. Si stima che rispetto al 2021, l’esborso per una famiglia che ha acceso un mutuo variabile ‘medio’ è compreso tra 3.240 e 4.380 euro all’anno in più.
3. Le previsioni per il 2024 indicano la possibilità di una discesa delle rate, ma si tratta di un calo minimo: se una rata media è di 750 euro, potrebbe scendere a 708 euro nel mese di dicembre 2024. La stessa rata media che oggi si attesta intorno ai 750 euro era alla fine del 2021 di 456 euro.

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