Qual è il miglior buono fruttifero postale di inizio novembre 2022? Ebbene, se si esclude quello dedicato ai minori che offre un rendimento annuo lordo alla scadenza del 4,50%, si tratta sicuramente del 4×4 per investimenti fino a 16 anni.

Fino a qualche mese fa i rendimenti di questi titoli, che sono stati sempre molto apprezzati dagli italiani, erano pressoché nulli.
Poi, a causa dell’inflazione galoppante, Cdp ha deciso di aumentare i tassi di interesse anche quadruplicandoli. E così, ad esempio, il 4×4 è passato dallo 0,75% al 3% per cui questo prodotto è tornato a essere competitivo.

Caratteristiche del miglior bfp di novembre

Il buono fruttifero postale 4×4 è emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantito dallo Stato Italiano e collocato sul mercato da Poste Italiane. Dura sedici anni e offre un rendimento fisso alla scadenza di ciascun quadriennio, a partire dalla data di sottoscrizione.

Esso è esattamente dell’1% dopo 4 anni, dell’1,50% dopo 8 anni, dell’1,75% dopo 12 anni e del 3% dopo 16 anni. Come detto, gli interessi maturano ogni quadriennio ma, prima di tale arco temporale, se si richiede il rimborso anticipato si ha diritto solo al capitale investito.

Il titolo può essere intestato solo a persone fisiche ed è ammessa la contestazione a più soggetti, purché non siano più di quattro. Non sono però ammesse le contestazioni tra soggetti maggiorenni/minorenni e tra due minorenni.

Modalità sottoscrizione e rimborso

Il 4×4 cartaceo è un buono fruttifero postale rimborsabile soltanto entro il termine di prescrizione presso gli uffici postali. Quest’ultima avviene dopo 10 anni dalla scadenza del titolo e in questo caso allo scadere del 26° anno. Quando il proprio buono va in prescrizione non si può più richiedere né il capitale investito e nemmeno gli interessi maturati per cui si dovrà stare attenti alla data di scadenza.

Nel caso si sottoscrivano dei bfp de materializzati, invece, non ci sarà alcun problema perché alla scadenza il rimborso verrà erogato direttamente sul conto corrente postale o sul libretto di risparmio.

Entrambi, però, dovranno avere la stessa intestazione del buono e ovviamente non si potranno estinguere se il titolo in proprio possesso è ancora in essere.

Per quanto riguarda il regime fiscale, gli interessi e gli altri proventi che si matureranno sui titoli saranno soggetti al regime dell’imposta sostituiva delle imposte sui redditi nella misura del 12,50%. I buoni, inoltre, saranno esenti dall’imposta di successione e assoggettati all’imposta di bollo, ma solo nel caso in cui il portafoglio superi i 5000 euro.

Poste Italiane ricorda infine che per la sottoscrizione e il rimborso di questi titoli non è richiesto alcun costo. La duplicazione, invece, comporta il pagamento di 1,55 euro per ogni titolo indipendentemente dal suo valore nominale.

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